Sintesi dell’intervista di Adolfo Pappalardo a Il Mattino
Ad una settimana dal voto c’è un 40% di indecisi ed Enrico Letta inizia così la sua intervista a Il Mattino: “Penso di convincere gli indecisi con il linguaggio della verità. Dopo le terribili crisi di questi anni l’Italia si stava rialzando. Conte, Salvini e Berlusconi hanno buttato giù Draghi nel pieno di una gravissima emergenza, internazionale ed energetica. Il Pd in questi anni è molto cambiato, ha capito gli errori del passato e oggi ha un programma forte e solido sulla protezione sociale, il lavoro, i diritti. E propone un piano credibile per rimediare subito agli aumenti folli delle bollette di questi mesi che ricadono su imprese e famiglie”.
Sulle politiche per il Mezzogiorno: “L’ex ministro Provenzano ha impresso un’impronta moderna alle politiche per il Sud. Ed è soprattutto grazie al Pd e ad Articolo I che siamo riusciti ad ottenere la clausola del 40 per cento dei fondi del Pnrr per il Sud. A Taranto anche di questo abbiamo parlato, se non riparte il Sud non c’è futuro per l’Italia. Basta anche a un approccio meramente assistenzialista o alle pulsioni ribelliste. Al Sud serve lavoro, lavoro, lavoro. Per i giovani e le donne, prima di tutto. Noi proponiamo la defiscalizzazione completa delle assunzioni per gli under 35, stop alla vergogna degli stage non pagati, il superamento del Jobs Act per combattere il lavoro precario e povero. E’ il Paese, lo Stato, che hanno bisogno dei ragazzi e delle ragazze del Sud, non viceversa”.
Letta chiude: “Se il Sud continua a restare indietro, è l’Italia che si condanna al declino. L’autonomia differenziata nel progetto della destra punta a spaccare il Paese, noi diciamo parole chiare: prima i Lep, trasporti, sanità, assistenza a disabili e anziani, asili nido e il superamento delle spesa storica, prima la perequazione. E comunque no alle differenziazioni sui grandi pilastri della cittadinanza, a partire dalla scuola”.
Intervista integrale su Il Mattino