Sintesi dell’intervista di Giovanna Vitale a Enrico Letta per La Repubblica
“A marzo, mai avrei immaginato di vivere una giornata così straordinaria. Quella di oggi è la prova che la destra si può battere e che si vince se allarghiamo. Siamo tornati, ovunque, in sintonia con il Paese”. Inizia così il Segretario Enrico Letta.
“Orgoglio e rivincita verso tutte le approssimazioni, le critiche e le polemiche di questi mesi. Oggi può nascere una nuova stagione politica, il nuovo Ulivo: un centrosinistra moderno e anche radicale, nei comportamenti e nei temi. La dimostrazione che non esiste contrapposizione tra diritti sociali e diritti civili: la persona è una e si realizza nel lavoro come nella propria identità”.
“La nostra vittoria rafforza l’Italia perché rafforza il governo Draghi. Dopo il voto di oggi l’Italia è ancora più europea perché ha premiato uno schieramento progressista, che ha nell’Europa il suo punto di riferimento nel Pd il baricentro”.
Letta continua affrontando il tema del ballottaggio nelle grandi città: “La partita dei ballottaggi è un match tutto nuovo: noi amplieremo ancora il campo e sono certo che vinceremo. Ci affideremo agli elettori e gli chiederemo di fare una scelta chiara e lo faremo rivolgendoci innanzitutto alle liste a noi più vicine. Il mio compito sarà ora persuadere tutti che stare insieme è l’unico modo per vincere, fra quindici giorni e alle politiche del 2023.”.
Il Segretario conclude: “Le amministrative sono la prova generale delle politiche perché testimoniano che la destra è battibile. Ci siamo riappropriati di due parole sicurezza e libertà che parevano appannaggio della destra. Con la posizione su riaperture e Green Pass, abbiamo mostrato che esiste un centrosinistra responsabile e adulto, in grado di governare meglio di chi preferisce strizzare l’occhio ai no vax”.
L’intervista integrale su La Repubblica.
