“Bologna ci ha sorpreso, non solo per l’affluenza, ma anche per la sua qualità. Ai seggi sono arrivati tanti giovani. Grazie a Conti, alla sinistra, e ai volontari all’associazione che ho fondato, Incontra Bologna, cui si sono iscritte 2.400 persone”.
Così in una intervista a La Repubblica, il candidato sindaco del centro sinistra di Bologna Matteo Lepore.
“Come coalizione abbiamo un manifesto di programma, condiviso da tutti. Io ho presentato le mie proposte per la città e Isabella Conti ne ha presentate altre: siamo molto più vicini di quel che sembra”.
Alla domanda se il M5S sarà nella coalizione, Lepore risponde così:” Conte mi ha scritto. I percorsi sono stati diversi, ma la direzione è la stessa: la nostra strada è anche la loro. Io credo che con questo risultato parta una stagione nuova”.
Sul rapporto con la candidata renziana Isabella Conti, continua: “Entrambi siamo stati accreditati da un voto popolare. Isabella avrà un ruolo importante, a cominciare dalla Fabbrica del Programma, dove intendo invitare tutti”.
“La sinistra è stata fondamentale al mio fianco, dai gazebo è uscita una linea politica netta: una sinistra con un profilo chiaro, forte nei quartieri popolari. Adesso che sappiamo chi siamo possiamo dialogare con tutti, anche coi delusi di una destra che non ha un candidato e che pensa a un civico solo per nascondere le liti tra Salvini e Meloni”.
“La politica deve essere radicata, e deve rappresentare i cittadini. Abbiamo perso voti quando siamo usciti dai luoghi di lavoro. Dalle periferie. I veri candidati civici non sono quelli senza tessere, ma quelli che hanno un rapporto con i cittadini”.
“Mi sono commosso per gli auguri di Veltroni, anche Prodi mi ha fatto i complimenti e mi ha dato consigli utili, lo stesso è stato per Bonaccini”, conclude Lepore.
Intervista completa su La Repubblica a cura di Silvia Bignami