Seconda giornata della kermesse renziana a Firenze, con alcentro quattro question time che riguarderanno altrettantiministri, Stefania Giannini, Maria Elena Boschi, Paolo Gentiloni,Piercarlo Padoan, Marianna Madia, Giuliano Poletti e Graziano Delrio, oltre ad altri interventi dal palco.
Idee, progetti, proposte. Questa è la #leopolda6 Impossibile giudicare senza vedere i volti di chi la rende viva
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 12, 2015
“Tanti ragazzi della Leopolda si stanno mettendo in gioco nei propri territori. E formazionedella classe dirigente vuol dire innanzitutto coraggio”. CosìMatteo Renzi alla Leopolda. “A Platì, in Calabria, in dieci anni ci sono stati due scioglimenti per mafia: sono stati assassinati amministratori, lo stato sembra assente, lontano. Annarita Leonardi è una trentenne del Pd che alle prossime elezioni, sfidando con molto coraggio e un po’ di incoscienza tanti benpensanti della sua terra, ha deciso di candidarsi”.
Arrivato alla stazione Leopolda il ministro per leInfrastrutture, Graziano Delrio erispondendo alle domande dei giornalisti suldl salva banche ha detto: “Il governo italiano e il ministroPadoan farà di tutto per salvaguardare quei cittadini che hannosottoscritto azioni ed obbligazioni in maniera inconsapevole, nonsono stati adeguatamente informati. Questo è un fatto gravissimoche va appunto corretto”. “Il governo ha fatto un provvedimento non per una situazione maper affrontare la crisi delle banche – ha aggiunto -, dopo lapiù grande crisi finanziaria del 2009. Altri paesi l’hanno fattoanni fa, noi purtroppo per troppi anni si è negata questa evidenza della debolezza di queste banche e bisognava intervenireper salvaguardare quasi un milione di risparmiatori quindiavremmo mandato in crisi decine e centinaia di aziende, piccoleaziende che hanno ricevuto prestiti da queste banche, quindisalvare queste banche, era necessario ripartire. L’abbiamo dovutofare in condizioni molto difficili perchèle regole europee sonocambiate nel frattempo”.
“Il governo italiano, come ha detto il ministro Padoan, che èresponsabile di questo procedimento, farà di tutto – ha conclusoDelrio – per trovare le vie per risarcire questi cittadini a cuiva la nostra vicinanza ma dobbiamo anche imparare da questa vicenda che il cittadino va difeso sempre di più da unadifferente capacità di informazione. Non sono adeguatamenteinformati i cittadini, dobbiamo fare in modo di aumentare moltola trasparenza e l’informazione per i cittadini, anche in campofinanziario dove purtroppo questi prodotti vengono venduti apersone che probabilmente non riescono a comprenderne lapericolosità”.
Sulla questione del salva banche è intervenuta, a margine della Leopolda, anche la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani:”Abbiamo deciso di salvare banche,correntisti e posti di lavoro. Non mi sembra poca cosa, non misembra un conflitto di interessi quello di un governo che pensaai cittadini. Stiamo provando a ristorare gli obbligazionisti,per quanto sarà possibile”.
“Due poli opposti ci stanno spingendo verso la paura, i terroristi e la destra”. Lo ha detto, intervenendo dal palco della Leopolda, il responsabile Sicurezza del Pd Emanuele Fiano.”Pensiamo a chi, candidato alla guida degli Stati uniti, dice che tutti i musulmani del mondo sono terroristi – ha detto – pensate alla Lega Nord e ai partiti della destra, che ci dicono che siamo un Paese insicuro”.”L’antidoto alla paura – ha aggiunto – è l’idea di progresso e di democrazia, il contrario di paura è libertà, non c’èsicurezza senza libertà. Altri pensano alla paura perchè la paura crea consenso, ma sulla loro strada troveranno ilPd”.
“Abbiamo attivato le domeniche gratuite una volta al mese nei musei statali: sembrava un’ideastravagante, invece è una cosa importante. Insieme ad una analoga iniziativa che già c’era per i musei comunali siamo a700mila persone che ogni mese vanno a vedere i musei nelle loro città. Anche questo crea sviluppo economico”. Così dal palco della Leopolda nell’ambito del ‘question time’ il ministro Dario Franceschini. Finora spiega”il patrimonio culturale italiano non è stato valorizzato: si è investito moltissimo nella tutela, con unalegislazione di cui siamo orgogliosi, ma non si è investito in valorizzazione. Così abbiamo deciso di cambiare: con la riforma che abbiamo fatto, oggi abbiamo una direzione generale dei musei, che prima non c’era, e 20 musei dotati di
autonomia”.
Nel suo intervento il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha ricordato che “Garanzia giovani è un programmaimportantissimo”. “Nella storia di questo paese – aggiunge Poletti- quando un ragazzo finisce gli studi, il problema è della sua famiglia. Garanzia giovani è il primo programma nella storia d’Italia che dice ad un ragazzo ‘se vuoi, vieni quì. Ragiona con noi ti diamo una mano’. E sapete quanti sono i giovani italiani che si sono registrati? Siamo a 900mila. Se li mettiamo in fila uno dopo l’altro, si va dalle Alpi alla Sicilia. E’un risultato clamoroso. E poi ne abbiamo 550 mila che sono già stati chiamati per un colloquio”.
“Cambiare completamente il modo per il reclutamento dei giovani nella Pa”. Così , Marianna Madia, ministro per la Semplificazione e laPubblica amministrazione. “Dobbiamo considerare la pubblica amministrazione – spiega- come la Repubblica italiana, unita e non frammentata”, dove il reclutamento è legato “ai bisogni reali del Paese. Se per esempio vanno in pensione 100 centralinisti, non è detto che si debba per forza sostituirli, ma puntare su professionalità che in quel momento servono”. “Quest’anno partiamo con il pin unico -prosegue- che deve diventare come il codice fiscale per ognuno. Spero chefra un anno ogni cittadino possa dire questo è mio codice fiscale e questo è il mio pin per adempiere agli obblighi con lapubblica amministrazione e ricevere i servizi. Siamo partiti con la dichiarazione pre-compilata e anche con questo pin i cittadini potranno scambiarsi dati con la p.a. Quindi, una pubblica amministrazione che potrai incontrare nei tuoi luoghi, senza perdere giornate intere con uffici che non si parlano”.
Nell’immediato -spiega il ministro- il pin si riferirà a “300 servizi digitali, ma che dovrà coprire in futuro tutti i servizi della pubblicaamministrazione e anche tutti i servizi del privato. Per la prima volta il pubblico non rincorre, ma si fa da apripista. Fra 2 anni il servizio avrà già cambiato la vita alle persone”. “Non dobbiamo avere più ostaggi della pubblica amministrazione. Quello che da’ più fastidio è farrimanere i cittadini nell’incertezza per anni, anche 10”. Per questo “noi con la riforma sulla PA e con tutti decretiattuativi che presenteremo prima di Natale, daremo certezza sui tempi: una risposta entro 170 giorni, entro 5 mesi”.
“La Siria è un concentrato di simboli innanzitutto perché rappresenta la tragedia umanitaria più grave in questo momento. Con più di 120mila morti, è all’origine della crisi dirifugiati che c’è oggi in Europa e in parte del Medioriente. Oggi siamo di fronte allo spiraglio di una possibile soluzione diplomatica”che rispecchia la linea italiana, secondo la quale è necessario “liberarsi dal dittatore Assad, senza l’illusione di poterlo fare con una guerra lampo, ma con un processo politico. E siamo forse alla vigilia dell’apertura di questo processo”. Lo ha detto il ministro degli EsteriPaolo Gentiloni,che ha aggiunto:”Faremo forse una terza riunione venerdì prossimo a New York, che potrebbe far aprire il negoziato”.”Attorno al tema dell’immigrazione stacrescendo una destra pericolosa, sia in Europa che in America.Dobbiamo essere consapevoli che stiamo maneggiando un tema moltocomplicato, dobbiamo essere consapevoli che non siamo di fronte aun’emergenza da cancellare, ma a un’emergenza che deve esseregestita, avendo dei flussi regolabili e organizzabili”. “C’è una sinistra in Europa? Che cisia una destra è molto chiaro -concludeGentiloni – c’èqualcuno che, come sta facendo il Pd, sa di dover gestire il temadell’immigrazione? Noi siamo la sinistra e pensiamo che il temadell’immigrazione debba essere gestito”.
“Il terrorismo è un cancro dell’umanità”. Queste le parole del ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante il question time alla Leopolda .
“Abbiamo capito da subito che dovevamo mettercelatutta per combatterlo ma siccome il terrorismo è ramificato noi siamo con i nostri militari in Afghanistan, in Iraq, in Libano, nei Balcani, in Somalia”. “Nel Mediterraneo cideve essere anche l’Europa e non solo l’Italia”, ha aggiunto ilministro.”Non ci possiamo più permettereerrori, bisogna evitare interventi immediati sull’onda delleemozioni che portino poi a caos successivi”.
“Si è parlato molto delle assunzioni. Lo chiedo io a voi: essere passati dalla cultura del povero precarioalla responsabilità pericolosa e coraggiosa di 100mila assunzioni in tre mesi, ordinatamente, è stata una cosasbagliata?” Così il ministro dell’istruzione Stefania Giannini, sul palco della Leopolda, risponde agli insegnanti che lainterrogano nel ‘question time’ della manifestazione fiorentina.
Il ministro riassume così la riforme del governo: “Tra cinque anni tutte le scuole d’Italia avranno il diritto a Internet. Poi nella buona scuola abbiamomesso l’alternanza scuola-lavoro, ce l’avete chiesta voi ragazzi. Abbiamo dato 300 milioni per rendere più adeguati gli spazi scolastici”.
Nell’ultima crisi economica, in Italia,”mentre veniva distrutto un posto di lavoro su 20, ne venivadistrutto uno stabile su 3. Il grande sconfitto della crisi è il
lavoro stabile. Così, abbiamo cambiato tutto e quando il 12dicembre 2014 approviamo la legge delega sul lavoro ci guardanoquasi imbarazzati, eppure dal 12 dicembre al 23 settembre 2015 cisono solo 9 mesi in cui noi abbiamo dotato il Paese di un nuovocontratto a tempo indeterminato, un assegno di disoccupazione per1 milione di persone in più e una modifica alla cassa
integrazione”. Lo ha spiegato ilresponsabile Economia e Lavoro del Pd, Filippo Taddei. “Era giusto farlo,animati solo dal desiderioche il nostro mercato del lavoro non fosse il più duale diEuropa. “Quando abbiamo cominciato a promettere di trasformare ilPaese- ha precisato Taddei- non abbiamo promesso solo le riforme,ma qualcosa di più radicale, la fine delle scuse”.
“Delle 100 idee che avremmo volutorealizzare, e che scrivemmo nel 2011, ben 42 sono stati giàrealizzati. Non sono più una proposta ma una legge del nostro
stato”. Così il ministro delle riforme Maria Elena Boschi allaLeopolda.
“Trentotto dei 100 punti sono all’esame del parlamento. Nonsono legge ma ci stiamo lavorando”, aggiunge.”Tutti i problemi di queste orehanno ottenuto l’effetto di non farci più parlare della legge diStabilità e invece io penso che ne dobbiamo essere orgogliosi”.
“La legge Stabilità – ha detto – riduce le tasse tantissimo, vedeun piano per l’edilizia, risorse per cultura, ricerca ededucazione e introduce il principio straordinario per cui ognieuro in sicurezza chiama e reclama un euro per educazione ecultura”. “Tra le cose che ancora purtroppo nonabbiamo realizzato, e che erano tra le proposte della Leopolda,c’è la legge sulle unioni civili, che come sapete mi staparticolarmente a cuore. Adesso con l’inizio del nuovo anno saràportata in aula al Senato. Almeno per me quello sarà uno deipunti nati alla Leopolda che devono diventare realtà e che sperolo diventi il più presto possibile”.
Nel suo intervento la questione delle Regioni che, afferma: “forse in questi anni hanno avutotroppi poteri e un po’ li riporteremo in capo allo Stato”. Le riforme rendono il Paese “più semplice, con un po’ meno politicie qualche costo in meno, ma non meno politica”, sottolineaBoschi.Poi il ministro lancia un video sulle riforme e scherza:”Siccome ci accusano di essere molto bravi a fare propaganda,allora video e propaganda”.
E sulla legge elettorale: “L’Italicum è una buona legge, perché dà la certezza del vincitore consegnandola nelle mani dei cittadini e dopo cinque anni saranno i cittadini a decidere” se coloro che hanno governato “meritano ancora fiducia o se bisogna cambiare”.”Non vedo pericoli per la nostra democrazia -ha aggiunto- perché sono i cittadini a scegliere, perché c’è una legge che funziona bene, perché c’è una Costituzione che garantisce tutti noi”.