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Le opposizioni unite sventano il tentativo di privatizzare ulteriormente la sanità

“Grazie al muro che abbiamo fatto come opposizioni insieme alle associazioni e ai sindacati abbiamo bloccato un altro tentativo di questa destra che governa di privatizzare ulteriormente la sanità. La sanità pubblica non va smantellata e noi continueremo a batterci in questa direzione”. Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, a margine di una conferenza stampa al Senato sul Ddl Prestazioni sanitarie. “Stavano provando – spiega Schlein – a scaricare le rette delle persone non autosufficienti sui Comuni e sulle famiglie e stavano provando ad allargare gli spazi per le assicurazioni private. Il muro che abbiamo fatto li ha fermati, ma ci riproveranno. Dovremo quindi continuare a difendere la sanità pubblica universalistica dai tagli e alla privatizzazione di questa destra”.

L’emendamento sarebbe intervenuto in maniera restrittiva sull’art.30 della L.27/12/1983, n.730, disponendo  “a carico del fondo sanitario nazionale esclusivamente gli oneri delle attività di rilievo sanitario anche se connesse con quelle socio-assistenziali“. Secondo quanto riporta Quotidiano Sanità, il provvedimento “sembra nascere con lo scopo di arginare le conseguenze, sulle casse del Ssn, delle ultime sentenze con cui alcuni Tribunali, e da ultimo la Corte di Cassazione, hanno accolto i ricorsi di pazienti ospitati in RSA, o di familiari, per chiedere la restituzione della quota a loro carico, sostenendo che la gravità della patologia rendesse prevalente il carattere sanitario delle prestazioni, anche di quelle socio-assistenziali”.

“Dal governo – ha rimarcato la segretaria dem nel corso della conferenza stampa – continuano a raccontare la balla del più grande investimento sulla sanità pubblica ma la verità è che da quando siede a Palazzo Chigi la spesa sul Pil sta scendendo ai livelli più bassi da 15 anni. Questa è la verità che la destra sta cercando di nascondere. Quando non affronti la questione delle liste di attesa, stai dicendo che una persona deve o pagarsi le cure da solo o rinunciare a curarsi. Parliamo di 4 milioni e mezzo di italiani. Questo governo ha provato a farla sporca, alla chetichella, ma li abbiamo fermati”.

“Sul decreto sulle liste d’attesa c’è un vergognoso rimpallo di responsabilità tra membri degli stessi partiti”, ha detto Schlein, sottolineando “le divisioni di questa maggioranza pure sul terreno della sanità. Il problema è che sono uniti su un punto, il definanziamento“, che “porta al giorno in cui ci verranno a raccontare che la sanità pubblica non può più funzionare e serve l’assicurazione privata per tutti”.

Lo “sforzo congiunto con le altre forze di opposizione” dimostra, ha continuato la leader dem, “che ci sono sforzi condivisi che portano a risultati. Non abbasseremo la guardia”. Per Schlein è evidente: “Ci riproveranno, ogni volta che discutiamo di sanità provano a far emergere il loro disegno: smantellare la sanità pubblica e lasciare più spazio possibile al privato. Vogliono una sanità a misura dei portafogli delle persone“.

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