“I sindacati, le imprese, le categorie produttive, tutto il mondo che tiene in piedi l’Italia sottolinea come la priorità sia tagliare le tasse sui lavoratori.
“Sono mesi che la nostra proposta è sul tavolo: meno IRPEF sugli stipendi per aumentare le buste paga fino a 1.500 euro netti in più all’anno.
Il governo, invece, continua a chiacchierare sulla cosiddetta flat tax, peraltro mai resa esplicita nero su bianco.
Salvini la fa presentare alle parti sociali da Siri mentre Di Maio prima dice che è d’accordo, basta che non si tocchino gli 80 euro, salvo poi scrivere ai giornali per attaccare Salvini e dire che quel che serve è tagliare il cuneo fiscale. Ben arrivato!
Nel frattempo la pressione fiscale cresce, i tagli ci sono ma ai servizi pubblici, l’aumento dell’Iva è alle porte e nessuno dal governo dice come scongiurarlo. Conte, Salvini e Di Maio si fanno i dispetti e non decidono più su nulla. Sono dei parolai inutili e dannosi. L’Italia non si merita un governo così”.
Così Antonio Misiani in una nota, responsabile economico del PD.