“Ci fa piacere che, al di là dei tecnicismi parlamentari, il Governo abbia finalmente annunciato di aver trovato le risorse per la Discoll. Era quello che volevamo”, dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.
“L’intervento di copertura per il solo 2017, che prevede una risorsa di 54 milioni di euro – spiega – potrà essere completato alla Camera con una normativa strutturale da inserire nel disegno di legge sul lavoro autonomo, che può essere realizzata semplicemente attraverso un emendamento”.
“In caso di calo di attività e di fatturato per i collaboratori e i liberi professionisti occorre avere un ammortizzatore sociale universale. Sarebbe paradossale estendere le tutele ai liberi professionisti, cosa che ci apprestiamo a fare con il disegno di legge sul lavoro autonomo, e contemporaneamente toglierle ai collaboratori, che sono l’anello debole della catena”, conclude.
“Discoll subito in Milleproroghe, poi soluzione finale”, ha affermato la ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
“Il governo sta lavorando in raccordo con il Parlamento a una soluzione che possa consentire ai lavoratori coordinati e continuativi di mantenere una forma di tutela in caso di cessazione involontaria dei rispettivi contratti”.
“L’ipotesi allo studio è rivolta a garantire l’erogazione della Dis-Coll anche per chi ne faccia richiesta oltre i termini già scaduti del 31 dicembre 2016”, ha spiegato Finocchiaro.
“Ciò potrà avvenire, in prima battuta, già in sede di conversione in legge del decreto Milleproroghe, scongiurando gli allarmi delle ultime ore. Quindi – ha proseguito – si interverrà in maniera strutturale, attraverso il disegno di legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale”.
La senatrice Annamaria Parente, capogruppo del PD nella Commissione Lavoro ha chiarito: “Ho presentato, d’accordo con il governo, un subemendamento ad un emendamento al Milleproroghe, finalizzato a prorogare, con adeguata copertura finanziaria, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori coordinati e continuativi fino all’entrata in vigore della misura strutturale.
E’ questa la soluzione tecnica più efficace che abbiamo concordato con l’Esecutivo. In questo modo abbiamo scongiurato ogni allarme per 300 mila lavoratori precari, soprattutto giovani, e preparato il terreno per il necessario intervento strutturale, perché la Dis-coll diventi permanente.
La Dis-coll, contenuta nel Jobs Act, è stato sempre un impegno del PD. La soluzione dei problemi degli italiani e delle italiane, a pochi giorni dalla Direzione del PD, deve essere il nostro impegno prioritario, prima ancora della data delle elezioni”.