CAPORALATO: LAURETI (PD), UE DIFENDA DIRITTI LAVORATORI AGRICOLTURA
“Domani sarò in piazza a Latina, alla manifestazione promossa dalla Cgil. Sarò lì come il 22 giugno, dopo l’omicidio di Singh, un omicidio inaccettabile per una democrazia e una Repubblica fondata sul lavoro. Le leggi per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori ci sono e vanno applicate, ad iniziare dalla norma di contrasto al caporalato del 2016. Dobbiamo potenziare l’attività di controllo, con un coordinamento reale ed effettivo fra i diversi organi ispettivi (Ispettorato nazionale, Asl, forze dell’ordine etc). Dobbiamo fare in modo che i finanziamenti europei della Pac arrivino solo alle imprese che rispettano i diritti dei lavoratori, la cosiddetta condizionalità sociale. Dobbiamo superare la Bossi-Fini per riconoscere un permesso di soggiorno a chi cerca lavoro e introdurre una nuova legge sulla cittadinanza perché chi nasce o cresce in Italia è italiano o italiana”. Lo afferma Camilla Laureti, responsabile dem per le Politiche agricole nella segreteria Pd, eurodeputata e vicepresidente di S&D. “Proprio in queste ore – continua – nella formulazione delle priorità delle socialiste e dei socialisti europei da presentare alla presidente von der Leyen, abbiamo proposto come delegazione Pd (ed è stato accolto) un riferimento esplicito all’obiettivo di garantire particolare attenzione alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori agricoli e chiederemo al prossimo commissario all’Agricoltura di introdurre un’attività di reporting che obblighi gli stati membri a dare conto dei controlli effettuati sul rispetto della condizionalità sociale della Pac, compreso appunto il rispetto dei diritti di chi lavora, individuando anche nuove misure per sostenerli in questo impegno”.
“Domani sarò in piazza a Latina, alla manifestazione promossa dalla Cgil. Sarò lì come il 22 giugno, dopo l’omicidio di Singh, un omicidio inaccettabile per una democrazia e una Repubblica fondata sul lavoro. Le leggi per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori ci sono e vanno applicate, ad iniziare dalla norma di contrasto al caporalato del 2016. Dobbiamo potenziare l’attività di controllo, con un coordinamento reale ed effettivo fra i diversi organi ispettivi (Ispettorato nazionale, Asl, forze dell’ordine etc). Dobbiamo fare in modo che i finanziamenti europei della Pac arrivino solo alle imprese che rispettano i diritti dei lavoratori, la cosiddetta condizionalità sociale. Dobbiamo superare la Bossi-Fini per riconoscere un permesso di soggiorno a chi cerca lavoro e introdurre una nuova legge sulla cittadinanza perché chi nasce o cresce in Italia è italiano o italiana”. Lo afferma Camilla Laureti, responsabile dem per le Politiche agricole nella segreteria Pd, eurodeputata e vicepresidente di S&D. “Proprio in queste ore – continua – nella formulazione delle priorità delle socialiste e dei socialisti europei da presentare alla presidente von der Leyen, abbiamo proposto come delegazione Pd (ed è stato accolto) un riferimento esplicito all’obiettivo di garantire particolare attenzione alle condizioni di vita e di lavoro dei lavoratori agricoli e chiederemo al prossimo commissario all’Agricoltura di introdurre un’attività di reporting che obblighi gli stati membri a dare conto dei controlli effettuati sul rispetto della condizionalità sociale della Pac, compreso appunto il rispetto dei diritti di chi lavora, individuando anche nuove misure per sostenerli in questo impegno”.
Roma, 5 luglio 2024