“Ci sono punti del Jobs Act che vanno cambiati. La Consulta ha bocciato il quesito sull’articolo 18, ma non si può assistere impotenti alla crescita dei licenziamenti disciplinari”.
E’ quanto afferma a la Repubblica, Roberto Speranza, leader della sinistra dem, sul pronunciamento della Consulta.
“Credo che ci sia spazio – spiega Speranza – perchè intervengano il Parlamento e il governo rispondendo alle questioni di merito poste su licenziamenti, voucher e appalti. Se invece questo non dovesse accadere e i testi di legge restassero quelli che ci sono oggi, io voterei convintamente Sì ai due referendum ammessi”.
Speranza insiste sulla necessità di tutele: “Anche se non ci sarà il referendum, vogliamo fare finta di niente? Cosa si fa davanti alle statistiche? Non vogliamo fare un articolo 18? Facciamo un 17 e mezzo, per dirla con la battuta di Bersani”.
Quindi sull’ipotesi che le elezioni si allontanino, il leader della minoranza del PD fa sapere: “La domanda non è quanto dura il governo Gentiloni ma cosa fa. Per me se rimette al centro la questione sociale, può andare avanti”.