Pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, e pienamente vigenti, gli ultimi quattro decreti legislativi chiamati a dare attuazione alla legge 183 del 2014, nota come Jobs Act.
Ampio lo spettro di interventi.
Si parte dal decreto legislativo n. 151, che integra un pacchetto di misure per semplificare procedure e adempimenti a carico di cittadini e imprese e contrastare le discriminazioni. Il provvedimento rende più facile l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità , inasprendo le sanzioni per lavoro irregolare e sommerso, rafforzando e rendendo più efficienti gli strumenti che promuovono le pari opportunità , razionalizzando e semplificando le disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Opera inoltre uno sfrondamento burocratico e legislativo sulla disciplina che regola la costituzione e la gestione dei rapporti di lavoro.
L’ammodernamento della rete dei servizi al lavoro, il potenziamento delle politiche attive e il riordino degli incentivi per l’occupazione sono i tre settori su cui interviene il decreto legislativo n. 150. Al centro del provvedimento, l’istituzione dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, vigilata dal Ministero del lavoro e con compiti di coordinamento della gestione dei servizi al lavoro (compresi quelli rivolti ai soggetti diversamente abili), le politiche di attivazione dei disoccupati, con particolare attenzione ai beneficiari di ammortizzatori sociali.
Il decreto legislativo n. 149 si occupa invece di dare vita all’Ispettorato nazionale del lavoro, che integra i servizi ispettivi e gli strumenti di politiche sociali del Ministero del Lavoro, di Inps e Inail.
In ultimo, il decreto legislativo n. 148 riunifica e aggiorna tutti gli strumenti di tutela in costanza di rapporto di lavoro. Al fine di razionalizzare una normativa attualmente frammentata in molteplici provvedimenti, il testo richiama e innova le disposizioni in materia apportando ammodernamenti significativi, tanto la cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria, quanto i contratti di solidarietà e i fondi di solidarietà bilaterali.