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Italia veloce. Un piano per cambiare le reti del Paese

Con il ringraziamento ai volontari, ai militanti e ai partecipanti della Festa la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli saluta la platea della Sala centrale della Festa nazionale dell’unità di Modena.

 

La riapertura delle scuole, vero grande segnale

De Micheli ricorda l’impegno dei tanti lavoratori che anche durante il lockdown hanno garantito il funzionamento del Paese, con grande senso di responsabilità e nel rispetto delle regole necessarie, mettendo l’accento sulla vera grande sfida che ci attende nelle prossime settimane: la riapertura delle scuole.
“Riapriremo la scuola, è il vero grande segnale. È facile? No. Per questo ci stiamo concentrando su ogni microscopico dettaglio, senza andar dietro alle polemiche e al chiacchiericcio”.

 

Il vaccino contro il Covid dovrebbe essere obbligatorio

In merito ai vaccini la ministra non ha dubbi, alla domanda se farà una battaglia per l’obbligatorietà all’interno del governo risponde con un deciso “Sì. In coerenza anche con le scelte personali, di maternità che ho fatto anche prima del Covid. Mio figlio ha fatto tutte le vaccinazioni, anche quelle non obbligatorie, è sempre stato così nella mia testa. Credo sia giusto fidarsi della scienza”.

 

Coma mandiamo i nostri ragazzi a scuola?

Sul tema dei trasporti per il ritorno degli studenti a scuola “oggi pomeriggio abbiamo fatto una riunione tecnica” spiega De Micheli, “abbiamo presentato come Mit una proposta alle regioni che è stata ben accolta nel contenuto. Abbiamo ancora alcuni approfondimenti da fare, ci sarà un nuovo incontro lunedì pomeriggio per chiudere un progetto complessivo”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda gli scuolabus, che dovrebbero assicurare gli spostamenti dei bambini e ragazzi fino ai 14 anni, ”forse si avrà bisogno di un’integrazione delle risorse economiche, che a ottobre cercheremo di fare arrivare ai comuni”.

 

Fondi europei ed investimenti sul territorio

Sulla straordinaria opportunità che ci apre lo stanziamento eccezionale di fondi europei apre il suo intervento il segretario generale della Fillea Cgil, Alessandro Genovesi, e sulla cruciale importanza degli investimenti in infrastrutture, che “non sono il lavoro dei 50 o 100mila edili impegnati nei cantieri”, ma la vera sfida per l’ammodernamento del Paese, il vero gap che ci separa dagli altri paesi a vocazione industriale, allontanando gli investitori.

 

Infrastrutture e sicurezza

Il responsabile Infrastrutture della Segreteria nazionale del PD, Marco Simiani, va oltre il cosiddetto “modello Genova” ricordando il grande impegno del PD su tutte le opere infrastrutturali, anche quelle che non occupano le prime pagine dei giornali, ma che sul territorio cambiano la vita reale delle persone. Così come centrale è, per Simiani, la messa in sicurezza delle infrastrutture e del territorio, per cui è necessaria quell’acquisizione in tecnologia, che è l’unica maniera sicura che abbiamo per una reale messa in sicurezza dei nostri territori e delle infrastrutture, che possa assicurarci un’adeguata prevenzione.

 

“Le infrastrutture sono vecchie, stiamo facendo controlli a tappeto su tutta la rete, il “rammendo” lanciato da Renzo Piano come piano nazionale è necessario”, sottolinea De Micheli. E il lavoro di controllo su tutte le gallerie, i ponti, anche se nessuno lo vede, e non porta voti, è quello su cui la ministra è impegnata ogni giorno, “perché non si va sui ponti a gridare mai più ma poi quando si deve prendere una decisione sulla sicurezza si scappa, perché questo è successo negli ultimi sei mesi in Liguria. E io credo che questo dobbiamo agli italiani, e non le chiacchiere”.

 

Governo ed alleanze

Sulle questioni di fondo, più che sulle scelte che a volte dividono l’alleanza di governo, con il M5s c’è sicuramente più sintonia che con altri soggetti, e, se “è vero che non si fanno alleanze contro, come è stato fatto per esempio contro Berliusconi, è anche vero che oggi, con questa situazione sanitaria, io il Paese, a questa destra qui non lo voglio lasciare”, conclude De Micheli.

 

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