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Istat, l’Italia cresce e le tasse giù grazie alle misure del governo

“I dati rilasciati dall’Istat danno un messaggio molto chiaro: si può continuare a ridurre le tasse tenendo i conti in ordine e sostenendo la svolta dell’economia che, nel 2015, ha interrotto la più lunga recessione della storia repubblicana (2012-2014)”. Così Filippo Taddei, responsabile Economia del Partito Democratico.

 

“ll debito pubblico è più basso di quanto precedentemente stimato (132,2% del PIL), il deficit si conferma al 2,6% del PIL – il livello più basso dal 2011- e la pressione fiscale si è mantenuta in calo nel 2015, al di sotto del 2013. Nel frattempo sono cresciuti, durante il 2015, i consumi (+1%) e, per la prima volta dal 2011, anche gli investimenti (+1%), un dato innegabilmente particolarmente importante.

 

La riduzione della crescita del PIL reale nel 2015, dal 0,8% al 0,7%, è invece un effetto puramente statistico dovuto al fatto che il PIL 2014 è stato rivisto al rialzo (+0,1%)”.

Commenta la Vicepresidente del Gruppo PD alla Camera, Silvia Fregolent:“I dati diffusi oggi dall’Istat ci danno due chiare indicazioni: la prima è che le misure varate dal governo Renzi a partire dal 2014 hanno favorito l’inversione di rotta per la nostra economia con il passaggio dal crollo e dai dati preceduti dal segno meno a quelli preceduti dal segno più.

La seconda è che dobbiamo moltiplicare il nostro impegno riformatore per consolidare una crescita che c’è, ma che è ancora debole e va ulteriormente sostenuta.

Diminuisce il debito, non aumenta la pressione fiscale, si sancisce l’impatto positivo delle misure varate a sostegno delle famiglie (vedi gli 80 euro), come quelle in favore delle imprese (vedi la riduzione della fiscalità per chi investe), con una rivitalizzazione del mercato del lavoro che, anche attraverso il Jobs Act, ha permesso un aumento dell’occupazione di oltre 400mila unità: la direzione di marcia è dunque quella giusta, ma non ci accontentiamo. Per questo dobbiamo spingere con ancora maggiore decisione sul pedale delle riforme”.

“I dati che l’Istat ha diffuso oggi chiariscono che la ripresa è cominciata, dopo molti anni di recessione, con le riforme e gli interventi del governo Renzi, nel 2014. E che la crescita è stata perseguita senza aumentare il rapporto deficit-Pil, che è diminuito, ne’ le tasse, calate anch’esse. Sono informazioni preziose perchè confermano che la coraggiosa strada del cambiamento intrapresa è quella giusta, anche se occorre andare avanti per consolidare e aumentare la crescita”. Lo dice la senatrice del PD Maria Spilabotte, vicepresidente della Commissione Lavoro.

“I dati odierni dell’Istat sul Pil certificano che l’economia italiana, grazie all’azione di riforma intrapresa dal governo, si è lasciata alle spalle una lunghissima recessione e ha ripreso il passo verso la crescita, grazie alla riduzione delle tasse e al mantenimento dei conti in ordine. Il debito pubblico è infatti inferiore alle stime, mentre il deficit non supera il 2,6% del Pil, il livello più basso dal 201. Inoltre anche la pressione fiscale è in calo e ancora di più lo sarà in futuro.

Certamente le situazioni europea e mondiale non possono dirsi stabili e perciò riuscire a mantenere un trend positivo, tra alti e bassi inevitabili, è un segnale di forza e perseveranza che il nostro Paese mostra a sé e a tutti i partner interessati ad investire da noi. Investimenti, crescita e occupazione devono essere continuamente rafforzati e sostenuti e, in questo quadro, l’approvazione della legge di stabilità costituirà dunque il vero momento di svolta per il definitivo rilancio”. Lo dichiara il senatore PD Mauro Del Barba.

 

“L’Istat rivede al rialzo la stima definitiva del PIL del 2014 dello 0,4%. Ciò comporta che nel 2014 si passa dalla stima precedente di meno 0,3% ossia ancora recessione a +0,1%. Il significato di questo dato è che il punto di svolta da recessione a crescita si era già verificato dal 2014, interrompendo la perdita di ricchezza dell’Italia. Nel 2015 e’ aumentato il reddito delle famiglie e ancor di più i consumi. Nel 2016 attendiamo le stime sul trimestre luglio-settembre e poi ci sarà ancora l’ultimo trimestre 2016, che in termini di PIL ha già acquisito lo 0,7% in più nei primi sei mesi pari alla crescita dello scorso anno”. Così il senatore del PD Claudio Moscardelli, della Commissione Finanze e Tesoro, commenta i dati ISTAT sul Pil”.

“L’abbassamento delle tasse (Ires e Cuneo fiscale) insieme all’aumento degli investimenti e al lancio del piano Industria 4.0 – continua Moscardelli – daranno una ulteriore spinta alla ripresa della nostra economia, insieme all’applicazione delle riforme approvate come quelle del fisco e della PA. Per proseguire con maggiore forza la crescita economica e di occupazione, perché occorre fare di più, non bisogna interrompere il cammino delle riforme e la vittoria del Si al referendum costituzionale è un tassello fondamentale”.

Istat – Conti economici nazionali

 

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