Dottor Carlo Trerotola, candidato del centrosinistra in Basilicata, che analisi dà del voto?
«Guardate, io di queste cose non me ne intendo. Non so dire se il risultato è stato buono oppure no, davvero non so. Io faccio il farmacista, queste cose me le devono dire gli esperti».
Lei era il candidato governatore.
«Noi giocavamo per vincere. Purtroppo abbiamo perso. Ora farò l`opposizione in nome del buon senso più che ancora delle leggi. Ma davvero, non so dire di più».
Avrete fatto un`analisi
«Nono (ndr, allunga la o per un paio di secondi) e come faccio. Non ho la capacità per fare le analisi. Quelle le fanno gli analisti. Io aspetto di sapere quello che loro mi diranno».
Dicono: il centrosinistra si è suicidato candidando un ex missino.
«Io non sono mai stato dell`Msi. Mio padre, sì. E io andavo con lui ai comizi di Giorgio Almirante, e non me ne vergogno. Anzi, sono fiero. Ho imparato a capire la diversità nella politica. E questa sconfitta comunque è stata dignitosa, questo dovete scriverlo».
Alle scorse elezioni il centrosinistra aveva preso quasi il 70 per cento, come fa a dire sconfitta dignitosa?
«Siamo arrivati secondi, comunque. Mi sembra meglio che terzi».
Dottor Trerotola, lei ci sta prendendo in giro.
«Non mi permetterei mai. Ma non so che altro dire, io queste cose non le capisco, io sono farmacista».
Ha sentito qualche leader del centrosinistra, magari il segretario del Pd, Nicola Zingaretti?
«Sinceramente ho dormito per tutta la giornata. Ora sono uscito e sto andando con un amico a mangiare una cosa. In questi mesi mi sono tanto stancato».
Il suo mentore Pittella che troverà in consiglio regionale l`ha chiamato?
«No, sarà stanco pure lui. Forse lo vedrò nelle prossime ore».