Matteo Ricci è sindaco di Pesaro e responsabile enti locali del Pd e dunque ha il dovere di essere ottimista di fronte alle comunali di oggi in 800 città italiane. Ma Ricci è davvero convinto che il rilancio del centrosinistra passi dalle città, ha anche scritto un libro, “Primo cittadino”, per sostenere che la «ripartenza» non può che avvenire con i sindaci.
Ricci, non siete preoccupati per queste amministrative? Di Maio ha anche assicurato il sostegno del governo ai sindaci M5S, salvo poi precisare che il discorso vale per tutti…
«Le parole di Di Maio sono gravissime. I sindaci hanno tutti gli stessi diritti, non ha rispetto delle istituzioni. Ma sono convinto che questa gaffe sarà un boomerang. Certo, non sfugge a nessuno che quando nasce un nuovo governo c`è sempre una fase di luna di miele con il paese. Dopodiché la terza repubblica ha una grandissima mobilità elettorale e noi spesso abbiamo i candidati più credibili: siamo fiduciosi».
Non siete però riusciti a riunire il centrosinistra. A Viterbo addirittura è diviso lo stesso Pd, a Terni Leu corre per conto proprio, a volte è divisa la stessa Leu…
«Nell’80%-90% dei casi ci sono alleanze di centrosinistra fortemente civiche, il civismo è il tratto distintivo. Certo in Leu anche a livello locale c’è una parte più unitaria e un’ala che non lo è…»
Non temete la convergenza ai ballottaggio tra centrodestra e M5S?
«Intanto bisogna vedere chi va al ballottaggio. È vero che negli ultimi anni c`è stata una dinamica di questo tipo. Ma era un fronte contro chi era al governo. Adesso al governo ci sono Lega e M5S e il centrodestra di fatto non c’è più. Non è detto che scatti quel meccanismo. Anche perché c’è un pezzo di elettorato di sinistra che ha votato 5 stelle e non penso siano orgogliosi del governo con la destra. Io posso dire che noi siamo competitivi in quasi tutti i comuni, anche se è chiaro che non è realistico pensare di confermare tutte le città che avevamo, visto che 5 anni fa avevamo vinto quasi ovunque. Ma pensiamo di poter ottenere un risultato che segni una ripartenza».