«Questo settore ha dato un grande contributo alla ripartenza economica del Paese. E credo che oggi in Italia siamo più consapevoli del nostro ruolo di “superpotenza culturale“. Di essere una nazione che vanta primati straordinari – come il più alto numero di siti Unesco al mondo – e che all`estero viene associata ai concetti di bellezza, creatività, qualità della vita. Dobbiamo continuare a scommettere su queste vocazione».
Paolo Gentiloni, non ha dubbi sulla qualità della sfida italiana, in particolare, per lo sviluppo dei territori.
«È la lezione – dice – di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019, ed è ciò che è accaduto anche nelle città che in questi anni sono state proclamate Capitali italiane della Cultura. Città che puntando proprio sul binomio cultura-creatività hanno saputo ripensare la propria identità e visto crescere i flussi turistici. Il nostro patrimonio unico può e deve fare la fortuna anche di molti piccoli borghi, se sapremo intercettare la crescente domanda mondiale di turismo legato alla cultura».
Secondo il rapporto Symbola-Unioncamere il Sud in particolare soffre una incidenza delle attività culturali sul valore aggiunto.
«È un dato che riflette difficoltà strutturali che il Sud si trova ancora a vivere, e certamente pesa anche l`esodo di molti giovani con alto livello d`istruzione. Ma le energie positive sulle quali scommettere ci sono, bisogna sostenerle e i risultati arrivano. Penso al gran numero di domande presentate per “Resto al Sud“, l`incentivo per l`imprenditoria giovanile, con un`alta percentuale di progetti che riguardano proprio il settore turistico-culturale. E in generale a un`azione su più fronti che ha creato nel Mezzogiorno condizioni incredibilmente favorevoli per investire e creare occupazione, una strategia sulla quale bisognerebbe insistere».
Quanto sono importanti le sinergie tra pubblico e privato?
«Restano cruciali, perché la cultura prospera se riusciamo a connetterla con tutte le forze vitali del nostro sistema-Paese. Un esempio positivo è il successo di una misura come l`Art Bonus, il credito di imposta perle erogazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale pubblico italiano».