“Della politica che blocca l’Italia, il Paese non ha assolutamente bisogno”. Lo ha detto la vicesegretaria del Pd, Debora Serracchiani, parlando della manifestazione di domani a Bologna organizzata dalla Lega, dove oltre a Matteo Salvini è annunciato anche Silvio Berlusconi. Intervenendo all’incontro di Italia Riparte a Milano, Serracchiani ha ribadito che il centrosinistra vuole “far ripartire e non bloccare” l’Italia. “Su quel palco – ha concluso parlando sempre di Bologna – ci saranno quelli che per 20 anni hanno tenuto l’Italia con la testa sott’acqua”.
“Consegnarsi a fare il comprimario di Salvini” sul palco della manifestazione leghista di domani a Bologna sarà per Silvio Berlusconi “la conclusione malinconica della sua epoca”: così il vicesegretario Lorenzo Guerini concludendo l’assemblea di Milano. Il palco di domani a Bologna, ha sottolineato Guerini, “credo che metta in luce molto chiaramente la crisi e il fallimento del centrodestra”.
Parlando della possibile candidatura a sindaco del capoluogo lombardo dell’ex prefetto di Expo Giuseppe Sala, Serracchiani aveva risposto ai cronisti che “ci sono tutte le condizioni per fare bene a Milano. E Sala è una persona che ha dimostrato di saper fare: vogliamo candidare le migliori persone”. Serracchiani ha comunque osservato che lo strumento delle primarie ormai “è una scelta fatta e confermata”.
Come Pd, secondo la vicesegretaria, “si sta facendo un grande lavoro qui a Milano”. A chi le ha chiesto come valuti in chiave nazionale il fatto che a Milano si stia cercando di continuare un’alleanza spostata più a sinistra con Sel, ha risposto: “Intanto valutiamo caso per caso. Ci sono storie e amministrazioni che necessitano di fare valutazioni programmatiche prima di tutto”.
Sempre a proposito della possibilità per il Pd di candidare Sala al Comune di Milano, Guerini ha sottolineato “a me interessa che il percorso sia molto chiaro e che ci sia lealtà tra tutte le forze”, aggiungendo che la segreteria nazionale “rispetta le decisioni del Pd milanese” sulle regole delle primarie stabilite ieri. “La regola fondamentale delle primarie – ha concluso – è che tutti si concorre e poi si sostiene chi vince. Chi perde non deve portare via il pallone”.