Oggi, da Genova, il PD conferma il proprio impegno per il futuro di questa città e del suo territorio sconvolto dalla tragedia del crollo del Ponte Morandi. Con la determinazione di chi sa che di fronte a fatti drammatici come quelli accaduti servono da parte di tutti unità, serietà e severità. Con la consapevolezza che si tratti di una questione di rilevanza nazionale per la centralità che questa città ha avuto e ha ancora oggi per tutto il Paese.
E con la richiesta che sia fatta piena luce sui fatti accaduti, siano accertate tutte le responsabilità e sia fatta giustizia.
Siamo a Genova innanzitutto per esprimere il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime colpite da un indicibile dolore. Siamo a Genova per portare il nostro sostegno ai feriti e agli sfollati che hanno dovuto lasciare le proprie case a rischio. Siamo a Genova per dire un grazie infinito a tutti i soccorritori che hanno operato con straordinaria dedizione. Siamo a Genova per collaborare con tutte le Istituzioni.
Chi ancora in queste ore, pur avendo ruoli nazionali rilevanti di Governo, come il vicepresidente Di Maio, polemizza irresponsabilmente con noi e prova a strumentalizzare una situazione così tragica, dimostra di non essere all’altezza dell’emergenza che la città sta vivendo.
Dimostra una concezione profondamente sbagliata e pericolosa della responsabilità pubblica che gli compete, tanto più in un frangente così delicato. Nonostante questi atteggiamenti vergognosi, noi ribadiamo la nostra disponibilità a lavorare in Comune, in Regione e in Parlamento a tutte le iniziative che mettano le famiglie delle vittime, gli sfollati, il futuro di Genova e dei genovesi al centro dell’azione dello Stato.
Per noi la necessità di dotarsi di infrastrutture moderne e sicure è la priorità per il territorio ecpercil paese. Vanno perciò senza indugio completate e realizzate, non ostacolate, nel solco degli investimenti programmati in questi ultimi anni.
Il Governo deve indicare immediatamente e con chiarezza quali iniziative intende assumere per alleviare le difficoltà dei genovesi.
A partire dagli interventi urgenti per la viabilità alternativa, per il potenziamento della mobilità pubblica, per il sostegno delle attività portuali e produttive della città e, nei tempi più brevi possibili, per la realizzazione di un nuovo ponte sul Polcevera.
Servono risposte concrete che guardino al presente e al futuro, non promesse più o meno già ritrattate di ricorsi alle carte bollate o polemiche inutili verso l’Europa che non c’entra nulla. Non ci possono essere esitazioni.
Chiediamo che il Governo faccia di tutto per accelerare la realizzazione della Gronda, del Terzo Valico, del Nodo ferroviario genovese e di tutte le altre opere.
Per noi vanno fatte. Per il Governo invece non è ancora chiaro, perché la sua maggioranza e’ divisa e lacerata.
Si annullino subito i pedaggi autostradali per i genovesi e si preveda l’esenzione per i mezzi di soccorso e per gli autotrasportatori in transito. Si predispongano interventi straordinari di sostegno alle attività del porto, il più importante d’Italia, fondamentale per l’economia della città di Genova.
Siamo a Genova oggi perché dall’opposizione non smarriamo il senso di responsabilità che compete a una grande forza democratica. Con questo stile e con la nostra coerenza lavoreremo per la città e per l’interesse generale tanto più di fronte alle inutili provocazioni e alle lacune di chi dal Governo nazionale ha scelto di coprire le proprie ambiguità e i propri errori con la propaganda. Noi siamo diversi. E con questo spirito lavoreremo per Genova e per tutti i genovesi sapendo che questo vuol dire, oggi più di ieri, lavorare per l’Italia.