Senza soldi pubblici o tasse ai correntisti, Governo ridà a 4 banche e loro dipendenti un futuro. Il ritorno alla normalità è la vera novita
— filippo taddei (@taddei76) November 22, 2015
Il decreto banche è senza fondi pubblici.si salvano correntisti e posti di lavoro senza esborso x lo stato e x i contribuenti #cambiaverso — Ernesto Carbone (@ernestocarbone) November 22, 2015
Questi i commenti su twitter della segreteria del Partito democratico al provvedimento cosiddetto “salva banche” varato dal Consiglio dei Ministri. Gli istituti di credito interessati dal dl sono la Cassa di risparmio di Ferrara, la Banca delle Marche, la Banca popolare dell’Etruria e del Lazio – Società cooperativa e la Cassa di risparmio della Provincia di Chieti.
L’intervento approvato, si apprende dal comunicato stampa del governo, “consente di dare continuità all’attività creditizia – e ai rapporti di lavoro – tutelando pienamente i correntisti”, “entrerà in vigore il giorno della sua pubblicazione, prevista per il 23 novembre”, e “non prevede alcuna forma di finanziamento o supporto pubblico alle banche in risoluzione o al Fondo nazionale di risoluzione”, il soggetto che raccoglierà i contributi provenienti dal settore bancario.