“La memoria non è il ricordo. Non è solo il ricordo.
Non basta sapere che certe cose sono accadute.
Non basta sapere che esseri umani come noi hanno trattato altri esseri umani come animali da macello pochi lustri fa.
Non basta ascoltare i canuti e ultimi testimoni oculari, la loro voce commossa e così straordinariamente ferma, oppure guardare le terribili immagini che sembrano giungerci da altri pianeti, degli scheletri umani di Auschwitz, del filo spinato che circondava gli schiavi e li divideva dai loro assassini, o dei cumuli di cenere umana della soluzione finale.
A noi l’obbligo di vivere la memoria, non solo come ricordo, non solo come formalità, ma come lezione viva, come limite da imporre alla storia degli uomini, come confine che è stato superato e che può essere superato. La memoria è vita, la vita di chi riconosce il confine dell’umanità e impedirà sempre che venga valicato di nuovo. Per qualsiasi essere umano, quale che sia il colore della pelle, la lingua o il credo. Ogni giorno della nostra vita.
Il giorno della memoria ancora di più”.
Emanuele Fiano, deputato del Partito Democratico.
La foto è di Jason Reed scattata al Yad Vashem Holocaust Memorial di Gerusalemme