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Il G7 cultura è ancora sicuro? Sangiuliano chiarisca

“Senza aspettare la Conferenza dei Capigruppo il Partito Democratico presenterà un’interrogazione chiedendo al presidente Mollicone di convocare immediatamente la commissione per rispondere. Una figura così importante come il ministro della Cultura che espone il nostro paese ad una vicenda di gossip, denota l’atteggiamento di questa destra al potere, un uso patronale delle istituzioni e una mancanza di rispetto per il ruolo che si ricopre. Sangiuliano avrebbe dovuto chiarire senza l’input delle opposizioni”. Così la capogruppo del Pd alla Camera dei Deputati, Chiara Braga, in merito alla vicenda che coinvolge il ministro della Cultura e la sua “non-nominata” consulente, l’influencer Maria Rosaria Boccia, destinataria di mail e informazioni sensibili. La notizia, riportata dal sito di Dagospia, è stata poi ripresa da diverse testate giornalistiche,  che all’inquietante racconto del sito di gossip aggiungono nuove conferme e ulteriori particolari.

Il G7 cultura è ancora sicuro?

Ma, oltre a quella che Filippo Ceccarelli su Repubblica definisce “la sfacciata esuberanza del potere”, che porta con sé faciloneria e arroganza, la domanda è se “il G7 cultura è ancora sicuro”. Lo chiede, in una nota, la capogruppo dem in Commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. “Siamo davanti a una situazione molto grave che dimostra gravi falle organizzative su cui chiediamo chiarezza e che vengano fatti tutti gli accertamenti del caso anche da parte della Farnesina e del Ministero degli interni. Sangiuliano deve uscire dal silenzio e spiegare nelle sedi istituzionali tutti i contorni di questa vicenda opaca della nomina di una sua consigliera, mai formalizzata, a cui è sia stato concesso di partecipare a riunioni interne dell’amministrazione, sopralluoghi per la definizione di importanti aspetti legati alla sicurezza e all’organizzazione del G7 e missioni istituzionali”, aggiunge.

“Siamo davanti a una situazione molto grave perché in tutte quelle circostanze possono estere state rivelate, a una persona estranea all’amministrazione e senza alcun vincolo di segretezza con lo Stato, informazioni sensibili sia per la sicurezza nazionale la cui conoscenza peraltro potrebbe anche determinare vantaggi economici. Inoltre, da quanto si apprende questa consigliera mai formalizzata ha viaggiato ed è stata ospitata come consulente del ministro: non è escluso che questo possa aver determinato anche un danno erariale per l’amministrazione. Serve un immediato chiarimento, perché il ministro non parla, qualcuno lo sta ricattando? Questo non sarebbe accettabile”, conclude la deputata democratica.

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