L’11 giugno (ballottaggio il 25 giugno) dalle ore 7.00 alle 23.00 in Italia si voterà per rinnovare le amministrazioni comunali di 1021 comuni, dei quali 153 superiori ai 15.000 abitanti e 25 capoluoghi di provincia. Quella dell’11 giugno sarà una tornata elettorale interessante, nel quale si rinnoveranno le amministrazioni di importanti città. Sarà l’ultimo test nazionale prima delle elezioni politiche, anche se è sempre difficile, e spesso fuorviante, avere indicazioni dalle amministrative sulla politica nazionale.
Si voterà in 4 comuni capoluogo di regione (Catanzaro, Genova, L’Aquila e Palermo) e in 22 comuni capoluogo di provincia (Alessandria, Asti, Belluno, Carrara, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lecce, Lodi, Lucca, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Trapani e Verona).
Sabato 13 maggio sono scaduti i termini per la presentazione delle liste – tranne in Sicilia dove i termini per presentare le liste sono scaduti mercoledì 17 maggio -, vediamo quali sono le sfide nei comuni capoluogo.
Genova
Nel capoluogo ligure saranno nove i candidati che si contenderanno lo scranno più alto di Palazzo Tursi. Dopo la rinuncia a correre del sindaco uscente Marco Doria, il centrosinistra ha deciso di puntare su l’assessore comunale uscente alla protezione civile Gianni Crivello. Il centrodestra schiera invece Marco Bucci. Tre invece i candidati della galassia del M5s: Luca Pirondini, il candidato ufficiale, Marika Cassimatis uscita vincitrice dalle comunarie del Movimento, ma poi epurata da Beppe Grillo, e Paolo Putti, consigliere comunale fuoriuscito dal Movimento. Gli altri candidati sono Arcangelo Merella, Marco Mori, Stefano Arrighi e Cinzia Ronzitti. La partita dovrebbe essere a due tra Crivello e Bucci, le divisioni interne al M5s non dovrebbero consentire né al candidato ufficiale, né ai due fuoriusciti di accedere al ballottaggio.
L’Aquila
I cittadini del capoluogo abruzzese dovranno scegliere l’erede di Massimo Cialente. Sono sette i candidati a sostituirlo: per il centrosinistra Americo Di Benedetto, che ha vinto le primarie contro Pierpaolo Pietrucci. A sostenere la sua nove liste: Partito Democratico, Articolo 1-Movimento democratici e progressisti, Territorio collettivo, Abruzzo civico, Democratici e socialisti, Cambiare insieme, L’Aquila sicurezza lavoro e Socialisti e popolari. Il centrodestra ha scelto Pierluigi Biondi, che potrà contare su sette liste a sostegno della sua candidatura. Per il M5s il candidato sarà Fabrizio Righetti. Gli altri quattro candidati sono i civici Carla Cimoroni, Giancarlo Silveri, Nicola Trifuoggi e la candidata di CasaPound Claudia Pagliariccio.
Catanzaro
La città calabrese è una dei quattro capoluoghi di regione che rinnoveranno la propria amministrazione comunale. In campo 4 candidati: il centrodestra candida il sindaco uscente Sergio Abramo che potrà contare su sei liste a sostegno della sua candidatura. Per il centrosinistra il candidato è Vincenzo Ciconte, appoggiato da ben 11 liste. Il consigliere regionale del Pd, è riuscito a mettere in campo un’alleanza ampia attorno alla sua candidatura che può contare oltre che sull’appoggio del Pd, anche su Udc, Psi e Idv. Il M5s punta su Bianca Laura Granato. Il quarto candidato è il civico Nicola Fiorita.
Palermo
Saranno otto i candidati che si contenderanno lo scranno più alto di Palazzo delle Aquile. Si ricandida il sindaco uscente Leoluca Orlando, che potrà contare oltre che sull’appoggio di cinque liste civiche, anche sulla lista Democratici e popolari nata dall’unione fra Pd e Area popolare, e su “Sinistra comune” dove Rifondazione e Sinistra italiana hanno unito le forze. A sfidarlo per il centrodestra sarà Fabrizio Ferrandelli, che cinque anni fa aveva sfidato l’attuale sindaco candidato per il Pd. Non sarà l’unico candidato di centrodestra, infatti Ferrandelli è appoggiato da Forza Italia e Udc, mentre Noi con Salvini e Fratelli d’Italia appoggeranno con una lista unica l’ex iena Ismaele La Vardera. Il M5s candida Ugo Forello, tra mille polemiche e problemi giudiziari. Completano il quadro Nadia Spallitta dei Verdi, l’indipendentista Ciro Lomonte, l’avvocato Francesco Messina e dunque l’imprenditore Marco Lo Bue.
Verona
Nella città scaligera dopo dieci anni si conclude la storia di Flavio Tosi, che nel frattempo è uscito dalla Lega Nord ed ha fondato il movimento politico Fare!, che candiderà la senatrice Patrizia Bisinella, compagna di vita di Tosi, sostenuta da sette liste. Il centrodestra con Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia-An candida invece Federico Sboarina sostenuto anch’esso da sette liste. Per il Pd la candidata è Orietta Salemi, vincitrice delle primarie, e sostenuta dal Pd e da due liste civiche. A sinistra del Pd si candida Michele Bertucco, mentre il candidato del M5s è Alessandro Gennari. Completano il quadro Michele Croce, Filippo Grigolini, Marco Giorlo, Roberto Bussinello e William Dapiran.
Padova
Saranno sette i candidati a Padova che si contenderanno la poltrona di primo cittadino a partire dal sindaco uscente e dimissionario di centrodestra Massimo Bitonci. A sfidarlo saranno Sergio Giordani per il centrosinistra, che dopo tre anni di opposizione vuole riconquistare la città. Per farlo Giordani proverà a imitare il modello Milano, vale a dire un’ampia alleanza tra le forze di centrosinistra e civiche. Per il M5s il candidato è Simone Borile, mentre il tosiano Rocco Bordin si candida con una lista civica. Arturo Lorenzoni, Mauirizio Meridi e Luigi Sposato gli altri candidati.
Belluno
Nella città veneta la frammentazione è sovrana sia nel centrodestra che nel centrosinistra. Il sindaco uscente Jacopo Massaro (ex Pd) si ricandida, ma senza il sostegno dei democratici che candidano Paolo Bello. Anche nel centrodestra sono due i candidati, Forza Italia ufficialmente non è della partita, ma ma sostiene ufficiosamente il civico Paolo Gamba, mentre per la Lega corre il consigliere regionale Franco Gidoni. Il M5s candida Stefano Messinese. Elder Rambaldi e Franco Roccon gli altri candidati.
Parma
La partita nella città ducale sarà una delle più interessante. Federico Pizzarotti, uscito dal M5s, si candida per la rielezione con la sua lista civica Effetto Parma. Dovrà vedersela con l’ex compagno del M5s Daniele Ghirarduzzi, con la candidata del centrodestra Laura Cavandoli, e con Paolo Scarpa il candidato del centrosinistra. Oltre ai quattro candidati principali, saranno altri sei a concorrere per la poltrona di primo cittadino: Laura Bergamini, Luigi Alfieri, Pia Russo, Filippo Greci, Ettore Manno e Emanuele Bacchieri. La partita a Parma sembra essere molto aperta, anche se il sindaco uscente è favorito per la riconferma.
Piacenza
Nella città emiliana il centrosinistra prova a difendere la poltrona che Paolo Dosi ha lasciato libera dopo un solo mandato candidando l’indipendente Paolo Rizzi (Partito Democratico, Piacenza al futuro Rizzi sindaco, Piacenza più Rizzi sindaco). A contendere a Rizzi la carica di sindaco saranno sette candidati a partire da Patrizia Barbieri sostenuta dal centrodestra unito. Per il M5s il candidato sarà Andrea Pugni, mentre l’ex presidente della Provincia Massimo Trespidi di area Ncd è sostenuto da due liste civiche. Sandra Ponzini, Luigi Rabuffi, Emanuele Solari e Stefano Torre completano il quadro.
Monza
Capoluogo brianzolo saranno sette i candidati che si contenderanno la poltrona di primo cittadino. Il centrosinistra candida il sindaco uscente Roberto Scanagatti sostenuto da Pd, LabMonza e Monza x Scanagatti. Il centrodestra con la coalizione che aggrega Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, la civica Noi con Allevi e Monza futura sostiene Dario Allevi. Danilo Sindoni è il candidato del M5s. Completano la lista Pier Franco Maffè, Paolo Piffer, Michele Quitadamo e Manuela Ponti.
Como
A Como saranno sette i candidati che concorreranno per diventare primo cittadino. Il sindaco uscente di centrosinistra Mario Lucini, che nel 2012 riuscì nell’impresa di portare il PD per la prima volta alla vittoria amministrativa nella lombarda ha deciso di non ricandidarsi. Al suo posto i dem candidano Maurizio Traglio, che però non sarà l’unico candidato di area, infatti Sinistra italiana candida Celeste Grossi, mentre l’ex Pd Bruno Magatti ha deciso di correre da solo creando una sua lista civica. Unito invece il centrodestra che si schiera compatto su Mario Landriscina, molto vicino al leader della Lega Nord Matteo Salvini. Il M5s schiera Fabio Aleotti, mentre Alessandro Rapinese e Francesco Scopelliti completano il quadro.
Lodi
Nella città lombarda si va a votare un anno prima rispetto a quanto previsto, a causa delle dimissioni di Simone Uggetti che era stato arrestato per turbativa d’asta. Il centrosinistra candida Carlo Gendarini sostenuto dal Pd e diverse liste civiche, il centrodestra candida la leghista Sara Casanova, che è stata in passato vicesegretario provinciale della Lega Nord. Per il M5s il candidato è Massimo Casiraghi. Stefano Caserini, Luca Scotti e Giuliana Cominetti completano la lista.
Lecce
Sarà una sfida a sette a Lecce per conquistare lo scranno più alto di palazzo Carafa. Il centrosinistra schiera Carlo Salvemini, figlio di Stefano Salvemini, che della città salentina è stato sindaco negli anni ’90 ed è scomparso da poco. Per il centrodestra il candidato è Mauro Giliberti, che può contare sull’appoggio di tutta la coalizione unita. Il M5s schiera Fabio Valente, mentre Alessandro Delli Noci è il candidato di centro, coalizione guidata dall’Udc. Matteo Centonze, Walter Ronzini e Luca Ruberti gli altri candidati.
Taranto
Nella città dell’Ilva saranno dieci i candidati che si scontreranno per succedere al sindaco uscente Ippazio Stefàno. Il centrosinistra a Taranto è diviso e schiera ben cinque candidati: Rinaldo Melucci appoggiato da Pd, Psi e Centristi-Area popolare; Piero Bitetti, ex Pd e presidente del Consiglio comunale uscente, appoggiato da sette liste civiche; Franco Sebastio candidato di Sinistra italiana; Massimo Brandimarte appoggiato da due liste civiche, una delle quali espressione del sindaco uscente, Ippazio Stefàno; Vincenzo Fornaro, ambientalista appoggiato da Dema, il movimento del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Il centrodestra invece candida direttrice del carcere di Taranto attualmente in aspettativa Stefania Baldassari, che potrà contare sull’appoggio di otto liste. Il M5s candida Francesco Nevoli, completano la lista Luigi Romandini, Mario Cito, figlio dell’ex sindaco e leader di AT6 Giancarlo e Pino Lessa.
Alessandria
Saranno otto i candidati a contendersi la carica di sindaco di Alessandria. Per il centrosinistra la candidata è il sindaco uscente Maria Rita Rossa appoggiata da Pd più tre liste. Sono altri tre i candidati di centrosinistra che cercheranno di conquistare i voti necessari per accedere al ballottaggio: Gianni Ivaldi, Cesare Miraglia, e Oria Trifoglio. Il centrodestra nella città piemontese si candida diviso, da una parte il candidato ufficiale Gianfranco Cuttica di Revigliasco appoggiato da Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia e da una lista civica. Altro candidato di centrodestra è Emanuele Locci appoggiato da tre liste civiche che alo loro interno contengono elementi del mondo cattolico (Popolo della Famiglia), ex leghisti (Fare con Tosi) ed ex di Forza Italia. Il M5s candida Michelangelo Serra, completa il quadro il civico Domenico Campana.
Asti
Come ad Alessandria anche ad Asti saranno otto a contendersi la poltrona di primo cittadino. Il sindaco uscente (centrosinistra) non sarà tra i candidati. Per il Pd sarà candidata Angela Motta, sempre nell’area di centrosinistra altro candidato sarà Giuseppe Passarino. Il centrodestra unito schiera Maurizio Rasero, mentre il candidato per il M5s è Massimo Cerruti. Angela Quaglia, Biagio Riccio, Giuseppe Rovera e Rita Balistreri gli altri candidati.
Cuneo
Nella città piemontese saranno in sette a contendersi la poltrona di primo cittadino. Il centrosinistra candida il sindaco uscente Federico Borgna, mentre la scelta del centrodestra è ricaduta su Giuseppe Menardi. Manuele Isoardi è il candidato del M5s. Giuseppe Lauria, Nello Fierro, Fabio Corbeddu e Maria Luisa Martello completano la lista dei candidati.
Gorizia
Gorizia dopo dieci anni di governo del sindaco uscente di centrodestra Ettore Romoli, la sfida per trovare il suo successore sarà tra nove candidati. Di questi ben sei candidati sono di centrosinistra, che nella città giuliana dimostra di essere molto frammentato. Il Pd e tre liste civiche appoggiano Roberto Collini, la lista Sinistra unita candida Roberto Criscitiello. Il centrodestra compatto schiera Rodolfo Ziberna, mentre è Giancarlo Maraz il candidato del M5s. Gli altri candidati sindaci sono Ilaria Cecot, Silvano Gaggioli, Andrea Picco, Federico Portelli e Franco Bertin.
La Spezia
Sono dieci i candidati a sindaco per il Comune di La Spezia. Il centrosinistra, che governa la città con Massimo Federici alla fine del suo secondo mandato, candida Paolo Manfredini sostenuto da sei liste. Manfredini non sarà l’unico candidato di sinistra, infatti ci sono altri cinque candidati di area, in una città che vede la sinistra prima e il centrosinistra poi governare dal 1971. Cristiano Ruggia, attuale vicesindaco della città ha deciso di correre da solo con l’appoggio del Partito Comunista, il consigliere comunale Giulio Guerri ha anch’esso deciso di correre per la poltrona di sindaco, appoggiato anche dal movimento Rinascimento di Vittorio Sgarbi. Sarà della partita anche Massimo Lombardi, che oltre alla sua lista civica è appoggiato anche da Rifondazione Comunista. Anche l’ex presidente dell’Autorità Portuale Lorenzo Forcieri ha deciso proprio alle ultime battute di salutare il Partito Democratico e di correre sostenuto da due liste civiche, mentre Guido Melley è sostenuto da Sinistra italiana e Possibile. Il centrodestra schiera Pierluigi Peracchini, mentre per il M5s la scelta è ricaduta su Donatella del Turco. Completano il quadro Carlo Bruzzi Alieti che correrà per CasaPound e Maria di Filippo per la lista di Forza Nuova.
Frosinone
Nella città di Frosinone sono sei i candidati che prenderanno parte al voto dell’11 giugno. Nicola Ottaviani sindaco uscente è il candidato del centrodestra. Il centrosinistra come nelle passate elezioni si presenta diviso all’appuntamento elettorale con Fabrizio Cristofari candidato per il Pd, Stefano Pizzutelli supportato da Possibile e dal Partito Comunista. Anche Giuseppina Bonaviri è una ex PD, ed ha deciso, come già successo nel 2012, di correre da sola. Christian Bellincampi è il candidato del M5s, mentre Casa Pound candida Fernando Incitti.
Rieti
A Rieti saranno 5 i candidati sindaci alle amministrative. Il sindaco uscente, Simone Petrangeli, ex Sel, è il candidato del centrosinistra, sostenuto da sei liste. Il centro-destra si presenterà con Antonio Cicchetti, già sindaco di Rieti per due legislature tra il 1994 e il 2002, sostenuto da ben nove liste. Sarà candidato anche Giosuè Calabrese, già presidente della Provincia di Rieti per due legislature tra il 1995 e il 2004, sostenuto da una sola lista. Il M5S candida l’imprenditrice Lodovica Rando. Completa il quadro Massimo D’Angeli, coordinatore regionale di Forza Nuova.
Lucca
Nella città toscana otto candidati si contenderanno la poltrona di sindaco. La sfida sembra essere a due tra il candidato del centrosinistra, sindaco uscente, Alessandro Tambellini e il candidato di centrodestra Remo Santini. Nell’attuale maggioranza però c’è stato l’abbandono dell’ex Presidente del Consiglio Comunale Matteo Garzella, che ha deciso di correre per conto proprio. Anche il centrodestra non è compatto, infatti l’ex di Fratelli d’Italia Marco Santi Guerrieri ha deciso di correre da solo, così come l’ex assessore tra le fila del centrodestra Donatella Buonriposi che è la candidata del movimento Libera Lucca che fa capo all’ex Presidente del Senato Marcello Pera. Il M5s candida il sindacalista Massimiliano Bindocci. Completano la rosa dei candidati Ilaria Quilici e Fabio Barsanti.
Pistoia
L’altra città toscana coinvolta in questo turno di amministrative vede la presenza di nove candidati alla poltrona di primo cittadino. Il centrosinistra candida il sindaco uscente Samuele Bertinelli. A sfidarlo ci sarà Roberto Bartoli che ha lasciato il Pd da poche settimane e che 5 anni fa perse la sfida alle primarie proprio contro il sindaco uscente. Altra candidata si sinistra è Francesca Barontini, appoggiata da Sinistra italiana e da Possibile, poi c’è Ginevra Lombardi che del sindaco Bertinelli è stata assessore. Per il centrodestra il candidato scelto è Alessandro Tomasi sostenuto da Fi, Fdi-Alleanza nazionale e Ln. Sempre nell’area di centrodestra si candida Alessandro Sabella, che in questi cinque anni è stato consigliere di opposizione nel gruppo di Forza Italia. Per il M5s scende in campo Nicola Maglione. Completano il quadro Lorenzo Berti e Alessio Cioni.
Carrara
Nella città toscana sono nove i candidati che correranno per la poltrona di sindaco. Il centrosinistra nella città del marmo è frammentato e candida ben cinque dei nove contendenti. Il Pd schiera Andrea Zanetti, ma questa decisione ha provocato una spaccatura. Il partito locale aveva scelto Andrea Vannucci, che è anch’esso candidato, ma il partito regionale ha contestato la decisione (Vannucci era stato scelto senza passare per le primarie) e così la scelta è finita su Zanetti. Altro candidato di centrosinistra è il verde Gianenrico Spediacci, che può contare sull’appoggio di ben quattro liste. Poi c’è Claudia Bienaimè, che ha il sostegno della lista demA del sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Completa la lista dei candidati di centrosinistra Ilaria Paladini che è appoggiata dalla lista civica La comune Carrara. Il centrodestra si schiera compatto a sostegno di Maurizio Lorenzoni, mentre il M5s schiera Francesco De Pasquale. Alessandra Caffaz e Cinzia Bensi completano la lista dei candidati.
Oristano
Nella città sarda dopo cinque anni di amministrazione Guido Tendas (centrosinistra) non sarà ricandidato a queste amministrative. Il centrosinistra candida Maria Obinu, ma perde un prezioso alleato come Il Partito dei sardi che supporta Vincenzo Pecoraro insieme a Udc, Idee rinnovabili e Cittadini per l’Italia. Andrea Lutzu è il candidato per centrodestra, mentre Patrizia Cadau è la candidata del M5s. Completano la lista dei candidati Anna Maria Uras, Cristina Puddu e Filippo Martinez.
Trapani
Cinque i candidati in corsa per lo scranno di sindaco di Trapani. Il centrosinistra candida Piero Savona (Pd, Cittadini per Trapani, Trapani svegliati), il centrodestra schiera il senatore di Fi Antonio D’Alì (Forza Italia, Psi, Per la grande città). Per il M5s il candidato è Marcello Maltese. Completano la rosa Girolamo Fazio, deputo regionale del gruppo misto, ed ex sindaco, e Giuseppe Marascia. Le elezioni della città siciliano però sono state travolte dalle inchieste giudiziarie che hanno coinvolto ben due candidati. Infatti per Girolamo Fazio sono scattati gli arresti domiciliari accusato di aver ricevuto mazzette sui fondi riguardanti il trasporto marittimo. Anche il candidato di centrodestra e senatore di Forza Italia Antonio D’Alì è stato colpito da un provvedimento giudiziario. La Dda di Palermo ha chiesto il soggiorno obbligato per il senatore di Forza Italia, che nel settembre scorso, era stato assolto in appello dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per la contestazione di fatti avvenuti dopo il 1994. L’atto sostiene la “pericolosità sociale” di D’Alì, che reagisce sostenendo: “La persecuzione giudiziaria continua! Due volte assolto e nuovamente aggredito! – dice – Ieri, dopo appena un’ora dalla chiusura della presentazione della mia candidatura e delle liste per l’elezione a Sindaco di Trapani, con tempistica cadenzata in maniera da precludere ogni alternativa, ho ricevuto una assolutamente imprevedibile ed ingiusta proposta di misura di prevenzione per obbligo di soggiorno nel comune di residenza da discutere nel prossimo mese di luglio”.