Sintesi dell’intervista di Carlo Bertini su La Stampa
“Con la destra al governo, l’Italia rischia l’isolamento in Europa e un default dei conti come avvenne nel 2011 con Berlusconi”, inizia così Lorenzo Guerini la sua intervista a La Stampa e aggiunge: “Nei tantissimi incontri di campagna elettorale a cui partecipo, vedo la denuncia dei rischi di una destra che ci allontana dall’Europa, che è una minaccia per i diritti per i quali ci siamo battuti. E consapevolezza che la vera alternativa a tutto ciò sia il Pd. Con i suoi valori e le sue proposte. È questo il voto utile. E questa consapevolezza sta crescendo”.
Un passaggio sul conflitto in Ucraina: “Una pace vera e giusta non può essere confusa con la resa dell’Ucraina. Per questo stiamo sostenendo Kiev, e continueremo a farlo fino a quando sarà necessario, per difendersi da un’aggressione sanguinaria e ingiustificata. Chi dice che non bisogna aiutare l’Ucraina per fermare la guerra in realtà non vuole la pace, ma la vittoria di Putin in spregio a tutti i principi del diritto internazionale e della convivenza tra i popoli”.
Il Ministro continua: “Noi parliamo di difesa della sanità pubblica. Di diminuire le tasse sul lavoro per dare una mensilità all’anno in più. Di impegnarci per la dignità del lavoro. Diciamo no alla Flat tax non per “inseguire la destra” ma perché è il contrario dell’equità e del principio secondo cui chi ha di più paghi di più e chi ha meno paghi meno. E sappiamo che se vince la destra, questo principio sarà messo in discussione da idee profondamente ingiuste che tradiscono lo spirito della progressività scolpito nella nostra Costituzione”, e chiude: “Stiamo facendo tutti insieme la campagna elettorale per vincere. A questo dedichiamo tutte le nostre energie”.
Intervista integrale su La Stampa