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Renzi: la vicenda Consip si ritorcerà contro chi ha tradito il senso dello Stato

“Quelli che volevano utilizzare Consip per gettare fango attorno a me, vedranno nei prossimi mesi il fango ritorcersi contro”. Così Matteo Renzi, intervistato a Milano dal direttore del Foglio Claudio Cerasa. “Penso -ha aggiunto- che il tempo sarà galantuomo. Lo sarà anche per la vicenda Consip, perché se un carabiniere falsifica delle prove, se un agente dei servizi si intrufola in vicende in cui non deve stare o usa un presunto scandalo contro un esponente delle istituzioni, se tu parti dal presupposto che prima o poi la verità arriva, non hai nulla da temere. Questa vicenda che era utilizzata per colpire me -ha concluso- colpirà chi l’ha utilizzata per tradire il senso dello Stato”.

Per il Presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda“gli stralci di atti del Consiglio Superiore della Magistratura relativi ad una inchiesta giudiziaria in corso alla procura di Modena, pubblicati da alcuni quotidiani questa mattina, hanno dell’incredibile e, se veri, sono di una gravità inaudita. La magistratura accerterà la completa verità dei fatti e l’arma dei Carabinieri possiede tutti gli anticorpi per fare pulizia in profondità al proprio interno. Ma quel che leggiamo oggi, e che dobbiamo collegare alle notizie sulla stupefacente falsificazione di atti giudiziari che sarebbe stata compiuta dai medesimi soggetti di cui parla la procuratrice di Modena, presenta aspetti di straordinaria gravità istituzionale essendo evidente l’obiettivo di colpire il Presidente del Consiglio con iniziative che non voglio commentare.
Se quanto stiamo apprendendo dovesse risultare vero dovremmo concludere che negli anni passati c’è stato in Italia un vero e proprio complotto, che ha visto coinvolti organi dello Stato, volto a rovesciare istituzioni democraticamente indicate dal Parlamento della Repubblica.In altri tempi si sarebbe parlato di eversione, se non di peggio”.

 

“Le parole del procuratore di Modena Lucia Musti sul casoConsip, pronunciate in sede ufficiale di audizione di fronte all’organo di autogoverno della magistratura ovvero il Csm, mostrano uno scenario decisamente inquietante e allarmante, ai limiti del colpo di Stato: i ministeri della Difesa e dell’Interno, da cui dipendono gli ufficiali dei carabinieri accusati dalla magistrata Musti, hanno richiesto l’acquisizione delle carte per valutare eventuali provvedimenti da prendere? Hanno avviato un’indagine interna? Hanno valutato se e quali interventi vadano assunti per tutelare l’onorabilita’ e il buon nome dell’Arma dei Carabinieri?”. E’ quanto dichiara il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi, annunciando la presentazione di un’interrogazione alla ministra della Difesa, Roberta Pinotti, e al ministro dell’Interno, Marco Minniti. “Secondo quanto riferito dalla magistrata Musti – prosegue Anzaldi – l’ex vicecomandante del Noe Sergio de Caprio e il capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, entrambi in forza all’Arma dei Carabinieri, in piu’ occasioni avrebbero tentato di indirizzarla su presunte indagini che miravano a coinvolgere l’allora premier Matteo Renzi, attraverso informative di polizia giudiziaria ‘fatte coi piedi’, come avrebbe dichiarato la pm. Si tratta di un ulteriore elemento gravissimo che si aggiunge a quanto gia’ emerso in un’inchiesta dove ci sono ufficiali dei carabinieri accusati di aver manomesso ordinanze, inventato intercettazioni e taroccato frasi ed elementi di indagine. Un contesto, insomma, in cui pubblici ufficiali delle forze dell’ordine sono coinvolti in presunti depistaggi, fughe di notizie, rivelazione del segreto istruttorio, tanto che la Procura di Roma ha dovuto escludere il Noe dalle indagini sul casoConsipa seguito di reiterati atteggiamenti sospetti e oggetto ora di indagine”. “Di fronte ad uno scenario del genere – dichiara ancora Anzaldi – sul quale dal lato giudiziario stanno gia’ indagando sia la Procura di Roma, sia il Csm, ora che sono emersi i contenuti gravissimi della deposizione di un giudice di fronte al massimo organo della magistratura quale e’ appunto il Csm, e’ opportuno che i ministeri della Difesa e dell’Interno valutino se e in che modo debba intervenire per verificare se alcuni carabinieri hanno tramato contro i vertici democratici del nostro Paese e per evitare che questa vicenda diventi peraltro un grave danno di immagine per l’Arma dei Carabinieri, anche nel rapporto dei cittadini con l’Arma”.

 

“Escono notizie di una gravità pazzesca. Prima si prende di mira Renzi poi si lavora su indagini? #vogliamolaverità. Ci sono mandanti?”. Lo scrive su Twitter David Ermini, deputato del Partito democratico, per commentare gli ultimi sviluppi dell’inchiesta suConsip.

 

“Emergono notizie gravissime per la democrazia.CONSIP, carabinieri alla pm: Noi vogliamo arrivare a Renzi“. Lo scrive su twitter Emanuele Fiano, deputato Pd.

 

“La gravità assoluta di un’indagine che sembra pilotata per colpire Matteo Renzi. Serve arrivare alla verita’”. Lo scrive su Twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.

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