“Rafforzare la crescita e rispondere alle due emergenze del terremoto e dell’immigrazione sono le due priorità che noi abbiamo posto non per motivi tattici ma per cambiare gli assetti dell’Europa e renderla più vicina alle persone”. Lo dice Sandro Gozi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con la delega per le politiche Ue, in un’intervista al Sole 24 Ore, parlando del negoziato sul deficit con Bruxelles.
“Vogliamo risposte serie su queste due questioni. I prossimi impegni, il vertice di Malta e soprattutto quello di Roma sui 60 anni dei Trattati devono dare risposte, che sono anche risposte agli enormi cambiamenti venuti da Brexit e da Trump”.
Gozi non nega che con la Commissione ci sia una ‘forte tensione’, ma aggiunge che ci sono margini: “La procedura sui conti pubblici con la commissione è per sua natura negoziale. Ci sono delle indicazioni, si discutono, si tratta, poi si arriva a un’intesa. Funziona così e anche stavolta sta avvenendo questo. Eviterei di drammatizzare, lasciamo lavorare il ministro Padoan”.
“Se un’attenzione alle spese per il sisma è stata riconosciuta, bisogna anche prendere atto che la situazione si è aggravata con le scosse successive al 24 agosto”, inoltre va fatta “prevenzione”: “dobbiamo mettere in sicurezza anzitutto i nostri edifici pubblici e le scuole dove vanno i nostri figli. Su questo l’Europa non puo’ restare insensibile”.