spot_img
spot_img
HomeArchivioGozi: "L'Europa attende fatti...

Gozi: “L’Europa attende fatti e non proclami”

Sandro Gozi, sottosegretario di Palazzo Chigi con delega alla Ue, nega interferenze da parte di Bruxelles e sollecita il Pd: “Congresso entro l’anno”.
 

Tre allarmi dalla Commissione Ue in di 24 ore: l’Italia del futuro preoccupa?

 
«Nel contratto di governo Lega e M5S gettano la maschera e fanno vedere quelli che sono: irresponsabili che vorrebbero portare l’Italia al massacro e alla bancarotta con scelte nettamente antieuropee e che vanno soprattutto contro gli interessi di tutti gli italiani. Ora abbiamo la certezza che i populisti italiani Lega e M5S ci vogliono portare fuori dalla zona euro e dall’Europa, in piena coerenza col referendum che vuole Grillo. Da capire invece il continente in cui vorrebbero approdare dopo la deriva nel Mediterraneo. Strabiliante poi è la richiesta rivolta alla Bce di cancellare ben 250 miliardi di debito».
 

L’Europa sta interferendo come sostiene la Lega?

 
«Non si tratta di interferenze. Facciamo parte di una comunità e i partner ci ricordano gli obiettivi comuni. A mio avviso, rompere con l’Ue e tornare alla sovranità nazionale condurrebbe il Paese in bancarotta. In ogni caso, se Lega e M5S vogliono imboccare questa strada devono accettarne le conseguenze».
 

Vale a dire?

 
«Reddito di cittadinanza, Flat tax, addio alla legge Fornero, sono scelte incompatibili con la permanenza nell’Ue. Legittimo sostenerle ma con trasparenza: dicano “manteniamo tutte le promesse e usciamo dall’Ue”».
 

Ad allarmare i commissari ha contribuito lo stallo nelle trattative?

 
«Al di là delle dichiarazioni, a Bruxelles valuteranno i fatti quando arriveranno. Più che preoccupazione l’Italia solleva molta attenzione essendo la seconda potenza industriale e la terza economia dell’eurozona».
 

Sabato c’è l’assemblea del Pd. Meglio un anno di reggenza per Martina o il congresso?

 
«Bisogna convocare subito il congresso: è la via più lineare e utile per costruire un nuovo polo di opposizione alla maggioranza populista estremista che c’è in Parlamento, andando oltre i limiti e le insufficienze del Pd. Congresso e primarie vanno fatte quest’anno, non possiamo aspettare».
 

Per superare i limiti del Pd bisogna aprire a sinistra?

 
«Il 4 marzo è crollato un sistema, non si può pensare alla riedizione del centrosinistra come lo conoscevamo. Leu non esiste come proposta politica, è stata smentita dagli elettori. Ma il punto non è spostarsi un po’ a sinistra o al centro: di fronte al polo bifronte populista LegaM5S bisogna creare un’alternativa europeista, riformista, capace di una difesa liberale dei diritti e di una forte lotta contro le diseguaglianze. E poi, basta essere prigionieri del microcosmo politico e mediatico romano».
 

Quale microcosmo romano?

 
«Tra un anno si voterà per le Europee: mai come stavolta il rilancio dei progressisti italiani passa per la sorte di quelli europei. Il Pd sia l’avanguardia e il collante di un’alleanza più vasta che vada oltre il campo del Pse guardando a Macron e a Rivera, leader di Ciudadanos in Spagna. Anche questi sono temi di cui discutere al congresso, che quindi va convocato in tempo utile».
 

Programma, alleanze e collocazione europea sono chiare. Manca l’identikit del segretario.

 
«Mi sembra che Zingaretti lavori per una prospettiva diversa, con cui dovremo appunto confrontarci al congresso. Quanto a Renzi, ci si può dimettere da tutto tranne che dalla leadership politica e lui resta un punto di riferimento per molti elettori. Vedremo cosa deciderà. In ogni caso, l’area che si riconosce in Renzi troverà un candidato, spero uno soltanto».

Ultimi articoli

Correlati

Primarie PD: i risultati definitivi

La Commissione nazionale per il Congresso rende noti i dati definitivi sull'affluenza alle Primarie del 26 febbraio e...

PD, oggi alle 15 il passaggio di consegne Letta-Schlein

Si svolgerà oggi alle 15 nella sede del PD di Via Sant’Andrea delle Fratte 16 il passaggio di...

Buon lavoro Elly Schlein

“Il popolo democratico è vivo, c'è ed è pronto a rialzarsi con una linea chiara. Ce l'abbiamo fatta,...

Roggiani, affluenza attorno al milione di votanti

​​​​​"Mancano ancora i dati di alcune regioni e di alcune città, ma possiamo dire che l'affluenza si aggirerà...

Vota per un nuovo Partito Democratico

Domenica 26 febbraio si vota per la nuova segretaria o il nuovo segretario del PD. I seggi saranno aperti...
spot_img