“Dopo aver ascoltato lista, nomi e denominazioni del Governo Meloni dico ancora più convintamente opposizione, opposizione, opposizione. L’unica novità è una donna premier, un fatto storico per il nostro Paese, oggettivamente da riconoscere”. Lo scrive su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.
“Auguri di buon lavoro alla presidente Giorgia Meloni. Ora guardiamo avanti. In Parlamento la settimana prossima esporremo le ragioni e le iniziative della nostra sempre più convinta opposizione. Venerdì la Direzione fisserà l’agenda e i tempi del nostro Congresso Costituente”, ha continuato Enrico Letta.
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“Un Governo di destra. Pretenzioso nei nomi dei ministeri e dal profilo fragile e deludente di fronte a sfide giganti”, scrive su Twitter la presidente dei deputati del Partito democratico, Debora Serracchiani. “Una donna che sceglie poche donne e in ruoli quasi tutti marginali. Servirà un’opposizione ferma e unita. Servirà proteggere il Paese e i diritti”, aggiunge.
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“Un Governo con sole 6 donne su 24, dove la sovranità è una parola vuota usata solo in chiave identitaria e le pari opportunità vanno insieme alla natalità. Ecco l’esecutivo più a destra della storia repubblicana molto lontano dalle promesse annunciate”. Così su Twitter la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.
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“Quello presieduto da Giorgia Meloni sara’ il Governo piu’ a destra della storia italiana. Partiamo subito con un’ opposizione chiara e intransigente con priorita’ carovita e lavoro. E massima attenzione ai diritti, in particolare a quelli delle donne”. Lo scrive su Twitter la vicepresidente del Senato ed esponente del Pd, Anna Rossomando.
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“Giorgia Meloni aveva promesso un Governo ‘di alto profilo’. Mi pare evidente che le trattative di questi giorni hanno prodotto tutt’altro. Una maggioranza che sta insieme con la colla dà vita a un governicchio. Siamo ancora più pronti a fare un’opposizione seria e intransigente”. Lo ha detto la deputata del Pd vicepresidente della Camera Anna Ascani.
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“Faremo una opposizione durissima”. Lo assicura il senatore e coordinatore della segreteria del Partito democratico Marco Meloni, dopo la presentazione della squadra del governo guidato dalla leader di FdI. Intervistato da La Stampa, il coordinatore sostiene che “le forze di opposizione devono creare una prospettiva di governo opposta rispetto a questa e devono farlo insieme”, “nel Parlamento e nel Paese”. Niente nuova unità nazionale in caso di caduta del governo. La “proposta alternativa – afferma il dem – deve avere una legittimazione dal voto popolare”.
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“Un fatto storico, ma la prima donna PdC è a capo di un Governo in cui le donne hanno un ruolo marginale, dove compare l’incredibile ministero famiglia, natalità e pari opportunità. In noi troverà un’opposizione ferma e determinata, nessun passo indietro sui diritti delle donne”. Così su Twitter la senatrice Cecilia D’Elia, portavoce delle donne del Pd.
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“Siamo pronti a fare una opposizione dura e rigorosa sui bisogni delle persone”. Lo dice la deputata Pd Elly Schlein, numero due della Regione Emilia-Romagna, nel giorno dell’incarico a Giorgia Meloni e della lista dei ministri. “Sarà bene che si sbrighino- manda a dire Schlein- perché le famiglie e le imprese, lavoratrici e lavoratori stanno attendendo delle risposte, sul caro-energia, sulla difficoltà che in questo momento attraversano”. Schlein, oggi ad una iniziativa per la pace organizzata dalla Cgil a Bologna, ribadisce poi la “preoccupazione forte” per le posizioni espresse da Silvio Berlusconi sul conflitto in Ucraina. “In questi giorni- sottolinea la dem- abbiamo assistito ad un caso surreale, una crisi di Governo ancora prima che il Governo fosse formato. Si sono divisi sulla collocazione internazionale dell’Italia con gravissime affermazioni di Berlusconi che dimostrano il rischio che questo Governo italiano diventi il grimaldello per minare la compattezza dell’Unione europea nella ferma condanna dell’aggressione criminale di Putin”. Invece “li vediamo unirsi solo sul fronte della compressione dei diritti. Si sta parlando sopprimere il ministero alle Pari oppoortunità, così come abbiamo visto Gasparri presentare una proposta di legge che mina il diritto all’aborto”. Per Schlein ora le “opposizioni dovrebbero lavorare insieme in questa fase, perchè sono talmente divisi in questa maggioranza che un lavoro di coordinamento tra le opposizioni pur nelle diversità riuscirebbe a fare emergere maggiormente le contraddizioni nel fronte avversario”.