“Sulle notizie che arrivano da Caserta ci auguriamo che si faccia chiarezza al più presto, che si possano rapidamente chiudere le indagini e definire la posizione di chi è coinvolto. Nel frattempo, totale e incondizionata fiducia nel lavoro della magistratura”. Così Lorenzo Guerini, vicesegretario del Partito Democratico.
“La sola cosa che unisce il M5s è scattare all’attacco del Pd da un improbabile pulpito”. Lo dice in una nota la vice capogruppo del Pd alla Camera, Silvia Fregolent e aggiunge: “Sostengono che la mafia non c’è più; non hanno mai chiarito la vicenda di Quarto; sui loro indagati di Livorno alzano un muro di gomma. Per non parlare della loro azione amministrativa, ormai sinonimo di malgoverno. E a Roma hanno una candidata vittima di clamorose amnesie sul suo passato. Tutte questioni su cui è meglio alzare fumo con solita tecnica delle urla e degli insulti. A differenza loro, siamo noi a chiedere chiarezza e confidare in una rapida azione degli inquirenti”.
Per il senatore Pd Stefano Esposito: “L’unica vera motivazione che spinge il Movimento 5 Stelle ad attaccare il Pd è coprire la loro incapacità a governare e le loro pecche. Quarto, Livorno, Raggi/Alemanno/Panzironi. Su questo tacciono. Noi a differenza loro chiediamo alla magistratura, in cui abbiamo totale fiducia, di sapere in fretta la verità”.
Andrea Romano, parlamentare Pd: “Il Pd non fa sconti a chi sbaglia, se sbaglia. Nei 5 stelle invece siamo ai saldi. Quarto, Livorno, Bagheria, Ostia. Doppia morale, reticenza e cattiva coscienza per il partito del comico, che racconta che la mafia non esiste. Avete votato contro il voto di scambio politico mafioso, contro il codice antimafia e poi fate la morale, zero credibilità e 100% demagogia”.