“Il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra. Un momento di sensibilizzazione che nel’edizione 2017 si pone l’obiettivo di coinvolgere maggiormente politica, istituzioni e anche i cittadini nella difesa di aria, acqua e suolo. Un’occasione per riflettere e agire sulle emergenze ambientali che affliggono il pianeta, tra tutte il cambiamento climatico e la tutela del suolo risparmiato dalla cementificazione e dall’inquinamento. L’Italia, pur vantando eccellenze nella green economy e nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, è purtroppo affetta da entrambe queste patologie: sta attraversando un anomalo periodo di siccità preceduto da un inverno ugualmente povero di precipitazioni e spreca ancora 4 metri quadrati al secondo di suolo, ovvero 35 ettari di terreno al giorno”. Lo afferma Chiara Braga, deputata del Partito Democratico sulla Giornata della Terra che si celebra in tutto il mondo sabato 22 aprile.
“In effetti – prosegue Chiara Braga – i cambiamenti climatici, l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi con migliaia di piante e specie animali che scompaiono, la desertificazione e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili stanno minando la sopravvivenza stessa della Terra, almeno così come la conosciamo. E’ perciò necessario, oggi più che mai, pensare a soluzioni concrete che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività antropiche: riducendo le emissioni, promuovendo le fonti energetiche rinnovabili e l’efficienza, abbandonando il modello di sviluppo del ‘business as usual’ a favore di uno sviluppo davvero sostenibile, incentivando forme di economia circolare con il riuso dei materiali e la riduzione drastica della produzione di rifiuti, la conservazione delle risorse naturali e dei suoli, la cessazione dello sfruttamento intensivo di habitat vergini’. Per questo mi appello nuovamente ai colleghi parlamentari del Senato affinché si impegnino ad approvare la legge contro il consumo di suolo entro la fine della XVII Legislatura”.
“Proteggere le terre fertili è un impegno che ci riguarda tutti. Per questo chiedo ancora oggi al Parlamento di arrivare presto all’approvazione della prima legge nazionale contro il consumo di suolo in Italia. Passa da qui una prospettiva fondamentale del nostro futuro, anche della nostra agricoltura. Dobbiamo proseguire il percorso intrapreso in linea con gli impegni che ci siamo assunti ad Expo con la Carta di Milano, come abbiamo fatto con le leggi per la tutela della biodiversità e contro gli sprechi alimentari”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.
“Con questo obiettivo – continua Martina – proprio quest’anno abbiamo attivato la Banca nazionale delle terre agricole, uno strumento nuovo per valorizzare il patrimonio fondiario pubblico e riportare all’agricoltura anche le aree incolte, incentivando al massimo il ricambio generazionale.
Attraverso questo strumento vorremmo ottenere due importanti risultati: quello di semplificare, soprattutto per i giovani, l’accesso alla terra e anche quello di assicurare che il suolo torni ad essere destinato all’agricoltura. Perché dove c’è agricoltura c’è cura per la terra, per il paesaggio e per la comunità ”.