“L’8 giugno l’ONU celebra la giornata mondiale degli oceani. Il tema delle celebrazioni in tutta la terra quest’anno รจ “Oceani sani, pianeta sano“.
La salute del globo dipende infatti anche dalla salute dei suoi mari: gli oceani coprono tre quarti della superficie terrestre, garantiscono sopravvivenza a 3 miliardi di persone e generano circa 3 mila miliardi di dollari all’anno in termini di risorse e industrie, ovvero il 5% del PIL globale. Il cambiamento climatico ma anche le attivitร antropiche come inquinamento, industria e pesca intensiva, caccia alle specie protette stanno seriamente minando la sopravvivenza dei nostri mari. Senza dimenticare il grave problema delle isole di rifiuti e in particolar modo della plastica e, soprattutto, delle micro-plastiche che possono “bioaccumularsi” nei pesci”. Commenta Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente, in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani promossa dalle Nazioni Unite.
“Studi recenti della Commissione europea e dall’UNEP – continua Chiara Braga – stimano che nell’ultimo biennio piรน di 299 milioni di tonnellate di plastica sono state prodotte in tutto il mondo, alcune delle quale sono inevitabilmente finite in mare, con un costo di circa 13 miliardi di euro all’anno in danni ambientali per gli ecosistemi marini e per salute della catena alimentare ittica. Giร nel 2014 , i rappresentanti di oltre 150 paesi riuniti per la prima in assoluto Assemblea delle Nazioni Unite (UNEA), ha adottato una risoluzione sui detriti di plastica marina e delle micro-plastiche , osservando con preoccupazione l’impatto di tali materiali sull’ambiente marino , la pesca , il turismo e lo sviluppo e chiedendo un’azione rafforzata , in particolare affrontando il tema della riduzione di tali materiali alla fonte. L’Italia – conclude Chiara Braga – si faccia quindi parte attiva con gli stati rivieraschi del Mar Mediterraneo per ridurre alla fonte la dispersione di plastica in mare. E’ questo il modo migliore per celebrare la giornate mondiale degli oceani”.