“Salvini non pensi di poter venire a dare lezioni ai toscani”. Lo dice in un’intervista a la Repubblica Eugenio Giani, già presidente del consiglio regionale della Toscana e candidato governatore del centrosinistra alle regionali di settembre.
“Devo dire che la mia coalizione sta marciando bene insieme, da sinistra al centro. Stiamo trovando capacità di parlare ai toscani. La mia sensazione è che in Toscana possa accadere ciò che è accaduto in Emilia: Salvini pensa di potere esportare i modelli del Nord qui. Ma siamo noi in Toscana a poter indicare al nord un modello di sviluppo”.
Sullo sviluppo fermo al palo, Giani replica che “la qualità della vita in Toscana è considerata tra le migliori d’Italia. La Tav la fanno le Ferrovie, il corridoio tirrenico l’Anas. La nuova pista di Firenze va fatta, sarebbe una svolta ecologica prima di tutto: cesserebbe l’inquinamento acustico sulla testa di 50 mila persone. Lavoreremo per realizzare questi obiettivi ma quello che conta è come si vive. E noi siamo una regione modello in Italia”.
Quanto alla Lega che sostiene che i toscani sono insoddisfatti, il candidato governatore del centrosinistra afferma: “Per 5 anni i leghisti in Consiglio regionale hanno parlato di modello lombardo in sanità. Poi c’è stato il coronavirus.
Dopo questa crisi credo che si dovrà parlare di modello toscano in sanità. L’80% dei toscani, sia di destra che di sinistra, lo apprezzano. E anche sul lavoro abbiamo un piano di investimenti enorme, che si accompagna ai 15-18 miliardi dell’Europa tra Recovery Fund e Mes. Con quei soldi possiamo attivare qualcosa come 80 mila posti di lavoro, questo la Lega lo sa? La Toscana che ho in mente io è europeista e aperta al mondo, La Lega antieuropeista e Ceccardi dicono che i soldi dell’Europa non servono. Aggiungo che su sanità, infrastrutture, servizi, cultura, turismo e agroalimentare noi siamo credibili, loro hanno idee fumose”.