In Libia “chi si ostina su posizionioltranziste avrà una risposta dura dalla comunitàinternazionale, in termini di isolamento e sanzioni individuali.
Se il percorso proseguirà, verrà anche il momento in cui anchela Banca Centrale libica potrebbe collaborare, escludendo daipropri finanziamenti, oggi distribuiti a tutti, le componenticontrarie al processo”. Parola del ministro degli Esteri PaoloGentiloni, che intervistato dal Corriere della Sera sottolinea:”la trattativa condotta da Bernardino Leon è giunta a una fasedecisiva. La cornice d’intesaèstata siglata da unasignificativa maggioranza di attori”, “lo sforzo è ora diconsentire la partecipazione del General National Congress diTripoli, visto che nei suoi confronti esponenti oltranzistiesercitano pressioni e minacce per impedirlo”.
Gentiloni torna anche sugli italiani rapiti in Libia: “sonocerto che chi lavora per riportare i quattro rapiti a casa nonsi faccia distrarre dal carosello di ipotesi, rivendicazioni,retroscena. Bisogna operare con il massimo di riserbo, cosa che
stiamo facendo sia per questa che per vicende più antiche: trapoco sarà il secondo anniversario del rapimento in Siria dipadre Paolo Dall’Oglio. E non l’abbiamo dimenticato”.
Il ministro riflette poi sull’intesa con l’Iran: “nel meritoèpositivo per ciò che evita, il rischio di una escalationnucleare e militare nella regione. Ed èpositivo per le
potenzialità sia sul piano interno iraniano, sia per gliequilibri regionali, dove il coinvolgimento dell’Iran può esserecruciale”. Sottolinea poi le potenzialitàeconomiche, anche perle imprese italiane: “c’è un grande Paese, con un grande mercatopotenziale e una società articolata, in procinto di aprirsi non
tra qualche anno ma tra qualche mese, quando verranno eliminatele sanzioni finanziarie ed energetiche.
Per le nostre imprese”,continua il titolare della Farnesina, “è un’occasione da non
lasciarsi sfuggire. Per l’Iran, il messaggioè che l’Italiaè dadecenni partner affidabile e coerente e la qualitàitaliana puòtornare ad avere un ruolo di primo piano”.