“Italia abbraccia New York colpita dall’attentato. Vicini alle famiglie e alle autorità contro il terrore”: è questo il testo del tweet con il quale il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha voluto esprimere ilcordoglioe la vicinanza del popolo italiano ai familiari delle vittime e alle istituzioni statunitensi, dopo l’attentato islamista che ieri sera ha colpito New York.
La vulnerabilità dell’Europa
Dal governo arriva anche la voce di Sandro Gozi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Europei:”Un altro bruttissimo momento -dichiara dai microfoni di Rai Radio 1 – di nuovo si complica lo scenario della vita quotidiana della gente, oltre a uno scenario diplomatico politico che ogni volta che c’è attentato comporta verifiche, restrizioni e valutazioni di cosa c’è da fare di più, quindi un clima negativo per chi deve decidere e per chi deve vivere il suo quotidiano”.
Gozi fa un’analisi anche sullavulnerabilità dell’Europa di fronte ad episodi analoghi: “Se prendiamo la situazione in cui le autorità giudiziarie e le polizie europee erano all’epoca dell’attentato di Charlie Hebdo e lo confrontiamo con oggi, certamente passi in avanti sono stati fatti. Stiamo lavorando alla proposta di creare una procura europea per la lotta al terrorismo. L’Europa si sta dotando di più strumenti sullo scambio di informazioni per la prevenzione, anche se rimane ancora molto lavoro da fare”.
Il sottosegretario ha fatto cenno anche all’Italia: “Non esiste un paese a rischio zero. L’Italia ha fatto un lavoro di prevenzione molto importante. Dobbiamo continuare su questa direzione sapendo che la nostra intelligence ha lavorato molto bene ma sapendo che purtroppo nessun paese può dirsi non esposto”.