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Gentiloni: lavoriamo a una conferenza per la Libia per metà dicembre

L’Italia con gli Usa lavora “su un’ ipotesi di un incontro internazionale a Roma” sulla Libia da tenere “per metà dicembre” con la partecipazione dei 5 membri permanente del Consiglio di Sicurezza Onu, di Ue e Nazioni Unite, di tre grandi paesi europei come Italia, Germania e Spagna ed alcuni ‘player’ della regione. Lo ribadisce il ministro degli esteri Paolo Gentiloni, al termine della riunione dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato, specificando che il formato sarebbe “simile per numero e mix dei partecipanti a quello del percorso di Vienna sulla Siria”.

 

“Certamente la pace in Libia – osserva Gentiloni – deve essere frutto di decisioni delle parti libiche. Ma, altrettanto certamente, il tempo non è infinito e la comunità internazionale può dare una spinta decisiva a questa attività negoziale tra le parti libiche. E questo è l’obiettivo che l’Italia si propone, accanto agli Stati Uniti, con questa ipotesi di lavoro”.

 

Il lavoro di Italia e Stati Uniti per una conferenza di Roma sulla Libia arriva mentre giunge la notizia di un rafforzamento della presenza dell’Isis in Siria. “La contromossa da prevedere – dice il titolare della Farnesina- è quella di garantire un governo di accordo nazionale in Libia, ovviamente sostenuto dalla comunità internazionale, che gradualmente sia in grado di riprendere il controllo del territorio in Libia e di stabilizzare la situazione”. Gentiloni non conferma l’arrivo di 4-5mila jihadisti, ma osserva che “certamente a Sirte c’è una presenza di Daesh da molti mesi”.

 

“Ci sono evidenze, anche se non con i numeri che si dicono, di un rafforzamento di Daesh nell’area di Sirte, un’area simbolica per la Libia per tante ragioni, e questo – afferma il ministro degli esteri – è un motivo in più per la comunità internazionale per accelerare la spinta affinché le parti libiche trovino finalmente un accordo su questo governo, e su questo stiamo lavorando”.

 

Gentiloni, commenta anche l’ufficializzazione dell’invito al Montenegro ai negoziati per l’ingresso nell’Alleanza Atlantica: “Oggi è una giornata simbolicamente importante per la Nato perché si aggiunge all’Alleanza un ventinovesimomembro. Questa non èuna decisione contro qualcuno ma per rafforzare la sicurezza sia nella zona dei Balcani sia in quella dell’Adriatico, che interessa direttamente il nostro paese”.

 

A proposito delle tensioni fra Turchia e Russia, a margine della bilaterale col suo omologo Mevlut Cavusoglu, il ministro degli Esteri ha sottolineato di aver “ribadito al ministro degli esteri turco la nostra solidarietà ed il nostro invito a contatti diretti bilaterali con la Russia” ma anche “il nostro auspicio che non ci siano escalation dopo il gravissimo incidente di una decina di giorni fa”. Gentiloni ha espresso altresìl’auspicio che “l’incidente non pregiudichi quello che si sta cercando di fare al tavolo di Vienna per il processo di transizione in Siria”.

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