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A Gaza un’apocalisse, il governo è scomparso. L’Italia riconosca lo Stato di Palestina

“I 270 giorni trascorsi dal 7 ottobre 2023 hanno trascinato il Medioriente e mostrato al mondo intero ciò che il governo non ha il coraggio di chiamare catastrofe. È vero non lo è. È peggio! È un’apocalisse! Decine di migliaia di vittime, stragi di bambini e fuggiaschi, tonnellate di bombe, macerie e scorie per decenni, milioni di sfollati, morti di sete, di fame e di malattie in un recinto di pochi km quadrati. Il governo israeliano guidato da Netanyahu, governato dall’estrema destra e composto da ultra-nazionalisti, fanatici religiosi e fascisti dichiarati come il ministro Smotrich, dal 7 ottobre ha messo in atto una rappresaglia atroce e senza alcun limite conducendo una guerra non al terrore ma a un intero popolo e questa scia di sangue ci chiama a una responsabilità politica, non solo morale”. Lo dichiara il deputato dem Giuseppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd, intervenendo a Montecitorio durante la discussione delle mozioni sul riconoscimento dello Stato di Palestina.

“Mesi fa l’Aula – ha continuato Provenzano – su iniziativa del Pd, si è mossa unanimemente sul cessate il fuoco. Questo obiettivo permane ma oggi c’è bisogno di più perché nessuno dei 6 pronunciamenti dell’Onu, una risoluzione del Consiglio di Sicurezza, le richieste degli Usa e quelle, tardive, dell’Ue, gli appelli di tutti i principali Stati del mondo sono caduti nel vuoto. Ci troviamo di fronte ad un fallimento. Tutto questo sta minando la credibilità della Comunità internazionale e crea una spirale di insicurezza e instabilità mondiale. Un’eventuale escalation ai confini con il Libano metterebbe a rischio il nostro contingente militare Unifil presente per una strategica missione di pace”.

“Siamo preoccupati dall’inerzia del governo italiano. Mentre riceviamo rassicurazioni, la presidente Meloni è letteralmente scomparsa: laddove scarseggiano le foto opportunity, lei non c’è. L’ultimo atto di questo governo è stata l’astensione al voto Onu sull’ammissione della Palestina come membro delle Nazioni Unite. Un grandissimo errore. Noi siamo qui per chiedere una cosa chiara: l’Italia riconosca lo stato di Palestina. Accanto al diritto di esistere di Israele, è necessario che i palestinesi abbiano un loro Stato, libero dall’occupazione, in cui esercitare democrazia e autodeterminazione. Due popoli e due Stati, basta vuota retorica e ipocrisia. Oggi, perché domani tutti saremo chiamati a rendere conto”, ha concluso Provenzano.

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