I risultati dell’azione riformatrice del Governo iniziano a dare i primi frutti
“Da un anno e mezzo a questa parte noi italiani all’estero ci accorgiamo ogni giorno, leggendo i giornali, parlando con i compagni dei nostri partiti fratelli dei Socialisti & Democratici europei, che l’Italia è tornata ad essere un Paese stimato nel mondo. Non più sarcasmi o titoli schifati sui principali giornali internazionali. Non più sorrisini ironici o vere e proprie offese da parte dei colleghi, dei conoscenti e degli amici stranieri. Bensì un Paese di cui poter andare fieri. E tutto questo non è piovuto dal cielo. È merito del processo di riforme messe in atto dal nostro Governo, del Governo del PD”.
Così Laura Garavini, componente dell’Ufficio di Presidenza del PD alla Camera. La deputata eletta nella Circoscrizione Europa è intervenuta alla Festa dell’Unità di Milano, all’incontro sulle questioni degli italiani nel mondo “Dalle comunità al Parlamento“.
La parlamentare ha proseguito: “I risultati dell’azione riformatrice del Governo Renzi iniziano a dare i primi frutti. Sono tante le riforme già approvate come quella della PA, del lavoro, della scuola, della giustizia e della legge elettorale. E gli indicatori dello stato del Paese finalmente ricominciano a crescere dopo anni e anni di stagnazione: l’occupazione, la produzione industriale, i consumi delle famiglie, il Prodotto interno lordo, cioè il livello di ricchezza del paese. Tutto questo non solo sta instillando un nuovo clima di fiducia negli italiani, ma va ad incidere su quelle stesse cause che sono spesso alla base della fuga dei cervelli, creando invece opportunità professionali e di crescita. ”
“Ma i risultati in questi soli 18 mesi di Governo”, ha aggiunto Garavini, “si vedono finalmente anche sulle questioni specifiche per gli italiani all’estero. L’abolizione dell’IMU sulla prima casa in Italia per i pensionati che vivono all’estero e percepiscono almeno una pensione straniera; il rinnovo dei Comites; l’abolizione della tassa annuale sui passaporti; l’estensione delle detrazioni per carichi di famiglia a quei dipendenti che lavorano in Europa; il prolungamento dei vantaggi fiscali previsti da Controesodo per giovani italiani che tornano in Italia. Inoltre siamo riusciti a sventare la ritenuta d’acconto del 20% sui bonifici bancari, a suo tempo introdotta dal Governo Monti, come pure il taglio inizialmente previsto ai Patronati da 150 a 35 milioni. Nel momento in cui sarà approvata la riforma Costituzionale potremo poi vantare ulteriori due importanti successi: il mantenimento della circoscrizione estero con la presenza di 12 deputati eletti all’estero presenti nella Camera Alta e l’estensione del voto per corrispondenza ai giovani Erasmus”.
“Insomma: un bilancio di metà legislatura davvero positivo. Certo resta ancora tanto da fare nei prossimi mesi, a partire da un rilancio della promozione di lingua e cultura all’estero e da un ragionamento sulla riforma della rappresentanza di base, dopo il recente rinnovo dei Comites e (il prossimo) del Cgie. Compiti molto impegnativi per i quali sarebbe prezioso un forte coinvolgimento dei circoli e delle comunità sui territori, così da perfezionare le proposte sinora elaborate, sia dal Cgie uscente che a livello parlamentare”.