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Galimberti: a Varese abbiamo battuto la Lega stando tra la gente

Nella culla di Roberto Maroni a sorpresa il Pd rimonta, supera e vince. A Varese, «roccaforte dellaLega», Davide Galimberti è il primo sindaco di un partito di centrosinistra a vincere le elezioni dal 1948, quando trionfò un esponente del Psi.

 

Sindaco Galimberti, oggi si è insediato. È già all’opera?
«Certo, la città lo merita. Si tratta di un risultato storico: pochi minuti dopo la vittoria mi ha chiamato Matteo Renzi, invitandomi a Palazzo Chigi per iniziare a pianificare il futuro della nostra città».

 

Quale è stata la reazione di Varese ai risultati di domenica notte?
«Là città voleva cambiare e questo risultato era nell’aria. Ho incontrato in questi pochi giorni cittadini molto contenti, ci sono grandissime aspettative, in strada vengo fermato da decine di persone. Tutti mi fanno i complimenti e nessuno credeva che in una città importante come Varese la Lega potesse perdere. Ha premiato una campagna elettorale trascorsa in mezzo alla gente, nei quartieri della città. Ora si respira un’aria di positività che lascia ben sperare per il futuro».

 

Ecco, parliamo del futuro. Quali interventi prevedete per questa legislatura?
«Ci saranno diversi interventi che abbiamo illustrato nel nostro programma. Del resto la città è stata ferma per troppi anni. Vogliamo rilanciare il turismo, soprattutto, ma anche il lago non verrà trascurato. Abbiamo diversi interventi nel campo del sociale e vogliamo rilanciare le infrastrutture. Le priorità che seguiremo saranno l’accesso dell’autostrada, il Mando del Sacro Monte, la sistemazione dei nostri impianti sportivi, attraverso il supporto del governo».

 

A proposito, Varese è stata città di sport?
«Certo, la città era una delle capitali del basket, del calcio, ma eccelleva anche con l’ippica. Abbiamo poi ospitato i Campionati europei di canottaggio 2012. Nel basket c’era la grande Ignis, anche se oggi la squadra non è più ai verbici. In passato, il Varese calcio ha militato in Serie A. Proprio per questo, vogliamo avanzare al candidatura di Varese come Città europea dello Sport».

 

Oggi era il suo primo “giorno di scuola”. Avete già iniziato a lavorare?
«Sì oggi c’è stato l’insediamento in Comune. Ho già avuto una serie di incontri e riunioni. Come sindaco voglio parlare a tutti e riconquistare la fiducia dei varesini che non sono andati a votare. La nostra amministrazione partirà dai quartieri. Manterremo le promesse nei tempi che ci siamo dati. Nella prima giunta saranno presentate le 10 delibere annunciate».

 

Di quali delibere si tratta?
«Sarà la priorità della prima giunta: entro il mese di luglio 2016 dovrà essere avviato il procedimento per la variante generale del Pgt che dovrà concludersi entro e non oltre 12 mesi dall’avvio del procedimento attraverso l’impiego, in prevalenza, delle risorse umane interne all’amministrazione. Si tratta di una serie di interventi sostenibili e sociali. È un piano per il rilancio della città e spazia dall’urbanistica ai parcheggi, dal traffico alla riqualificazione del lago, dallo stop allo scempio ambientale a una serie di servizi per le famiglie e inter/enti nelle scuole».

 

Non avete dimenticato la cultura?
«No, anzi. Abbiamo presentato un progetto per il rilancio del Sacro monte, un tempo meta di pellegrinaggi. È un luogo che fa parte del patrimonio storico, culturale e religioso di tutta la Lombardia. Noi vogliamo facilitare il cammino di centinaia di pellegrini che ora, per venerare la statua della Vergine nera custodita in Santa Maria del Monte, attraversano a fatica prati e sentieri di bosco mal battuti. La storia del santuario lo caratterizza come luogo di accoglienza e preghiera, ma anche come una vera e propria fabbrica creativa che ha convogliato sul nostro territorio maestranze, artisti e nuovi contenuti culturali. Creando così: ricchezza, scambi culturali e creazione di contenuti e sapere. Un Patrimonio Unesco ricco di cultura e di storia».

 

Ci sarà spazio anche per le donne?
«Sì. La mia Giunta sarà composta per metà da donne: proprio per farle divenire protagoniste. Pensi che nella passata legislatura ce n’era solo una giunta e una in consiglio».

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