Innovazione della produzione, infrastrutture di qualità , inclusa l’energia, e sviluppo del capitale umano: questi gli argomenti al centro dei lavori della sessione “outreach” del G7 di Taormina, alla quale partecipano anche 5 Capi di Stato e di Governo di Paesi africani, oltre a 6 organizzazioni internazionali, inaugurata oggi dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
“La scelta di Taormina e della Sicilia già dice quanto sia importante per noi il rapporto con l’Africa: ci troviamo nel cuore del Mediterraneo, un mare nel quale convergono tradizioni, storie oltre a fedi religiosi di tre continenti, Europa, Asia e Africa”, ha detto Gentiloni aprendo i lavori. “Oggi la discussione con l’Africa si concentra sull’esigenza di una partnership a tutto campo tra i paesi del G7, le organizzazioni internazionali e i paesi dell’Africa. La nuova rivoluzione industriale partirà dalla diffusione delle nuove tecnologie, dalla digitalizzazione, dai nuovi processi produttivi, ma tutto questo è possibile se oltre all’innovazione della produzione ci sono infrastrutture di qualità e investimenti per lo sviluppo del capitale umano”, ha sottolineato il premier.
Ecco chi sono i Paesi e le organizzazioni internazionali riuniti oggi con i leader del G7.
“Credo sia importante anche ricordare che il prossimo G20 ospitato dalla Germania avrà una linea di continuità con l’incontro che stiamo svolgendo oggi, dedicando attenzione particolare all’attrazione degli investimenti in Africa”, ha detto ancora il presidente del Consiglio. La presidenza tedesca del G20, infatti, ospiterà i prossimi 12 e 13 giugno a Berlino la conferenza “G20 African Partnership Initiative”, alla presenza dei leader di Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Francia, Germania, India, Indonesia, Italia, Giappone, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sud Africa, Corea del Sud, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti.