“Sono molto contenta, la nostra Regione può diventare un laboratorio per le politiche di contrasto alla povertà”. Lo dice Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, vicesegretario del PD, in una intervista a la Repubblica.
Tre giorni fa il Consiglio regionale ha approvato l’introduzione della ‘misura attiva per l’inclusione sociale con il voto a favore di PD, Sel e anche del M5S. Un assegno che può arrivare al massimo a 550 euro al mese per un anno, destinato ai nuclei familiari con un Isee fino a 6 mila euro.
Serracchiani spiega che si tratta di un istituto diverso dal reddito di cittadinanza: “Il reddito di cittadinanza è destinato ad una platea indistinta, ha una natura fortemente assistenziale, e costa tantissimo: a livello nazionale circa 20 miliardi di euro l`anno. La ‘misura attiva’ ha un obiettivo diverso: quello di combattere la povertà. Ed è costruita sulla base di un patto tra la Regione e il cittadino in difficoltà temporanea. Il patto consiste in questo: il sostegno al reddito viene dato in cambio dell`impegno della persona a fare tutto ciò che è necessario per riqualificarsi per poter entrar nel mercato del lavoro ma anche dell`impegno, per esempio, a mandare i figli a scuola. Si punta all`inclusione di persone che si trovano in difficoltà”.
“Il reddito di cittadinanza – sottolinea – è molto più lasco. È un aiuto che va a tutti, non è mirato all`inclusione sociale”.