“A Palazzo Ardinghelli potrà nascere il Maxxi L’Aquila“. A dirlo, il ministro dei Beni culturali e del turismo, Dario Franceschini, oggi a margine della presentazione dell’XI Giornata del contemporaneo, in programma domani.
“All’Aquila – dice il ministro – c’è un finanziamento di un milione e mezzo per completare i lavori di Palazzo Ardinghelli, che è stato restaurato con un contributo della Russia. All’origine doveva diventare sede degli uffici del ministero. Invece poi abbiamo valutato che diventerà un museo di arte contemporanea, la cui collezione verrà costruita attraverso donazioni. Visto che il luogo non è grande dovranno essere donazioni importanti, quindi più la qualità che la quantità.
Il Museo, stiamo ragionando, potrà essere gestito dal Maxxi e sarà Maxxi L’Aquila”. Un nuovo centro per l’arte contemporanea, aveva detto poco prima il ministro, “contribuirà al processo di rinascita e rivalutazione del centro storico” della città colpita dal sisma.
“Chiederemo – aggiunge Franceschini – a grandi artisti internazionali e istituzioni di donare un’opera per la sua collezione.
Franceschini ha presentatao oggi al Mibact la Giornata del Contemporaneo, che si svolgerà domani 10 ottobre “un programma multiforme, con aperture di musei, studi di artisti, associazioni, per vivere da vicino il complesso e vivace mondo dell’arte contemporanea con oltre 1200 eventi gratuiti in tutta Italia, passando per le grandi città come Roma, Napoli e Milano”. La manifestazione è organizzata da Amaci, associazione dei musei d’arte contemporanea italiani.
“Abbiamo un ritardo da recuperare come scelte politiche dal punto di vista dell’arte e della cultura contemporanea” ha detto Franceschini precisando che “è una sciocchezza pensare che l’impegno quasi esclusivo dell’Italia sia quello nella tutela e nella conservazione del patrimonio del passato. Bisogna anche guardare al futuro – ha detto – e dentro questo c’e’ la collaborazione con Amaci, che abbiamo rinnovato e rafforzato”.
A questo proposito il direttore della direzione generale del contemporaneo del Mibact, Federica Galloni, ha annunciato che “è stata firmata la convenzione Amaci per l’anno 2016, il ministero concorre con contributo di 40 mila euro”. Tra le novità previste “il progetto per la realizzazione di una mappa, di un censimento delle collezioni aderenti ad Amaci, – ha spiegato – si tratta di circa 100 mila opere”.