“Le parole che il ministro dell’Interno continua a usare verso la Magistratura sono gravissime ed eversive e sono contro lo Stato e la Costituzione su cui ha giurato. Nonostante la sua smania di potere si ricordi che nessuno, nemmeno lui, e’ al di sopra della Legge”. Cosi’ il Segretario del Partito democratico Maurizio Martina.
Stefano Ceccanti, giurista e parlamentare Pd, aggiunge: “Mentre Matteo Salvini, ministro degli Interni e vice presidente del Consiglio, disconosce una sentenza, come se la legge non fosse eguale per tutti, rivolgendo per di più minacce ai magistrati, il resto del Governo si volta dall’altra parte. Questa è una forma di complicità . Il presidente del Consiglio, che sarebbe uomo di diritto, fa finta di nulla, gli alleati del M5S, oramai accontentati dal ruolo di governo, si affidano a dichiarazioni di circostanza. Il ministro Bonafede, al pari di Di Maio non contraddice mai le tesi di Salvini, come nel caso Diciotti, secondo cui il consenso popolare esonera dal rispetto delle leggi. Fatti – conclude Ceccanti- gravissimi oltre ogni limite. Se si vuole distinguere, come è necessario, il conflitto politico da quello giudiziario, i primi a doverlo fare sono coloro che hanno responsabilità ”.