“Da Palermo nuovi e gravi particolari emergono sul caso delle firme false che coinvolgono il M5S e in particolare Luigi Di Maio. Un’altra mail non capita? che lo inchioderebbe alle sue responsabilitĂ , che lo informava di quanto stava accadendo nel capoluogo siciliano, ossia la falsificazione di 2000 firme nel 2012, prima delle elezioni comunali. Mail, che lo stesso Di Maio ammette di aver ricevuto ‘lo scorso 12 settembre’, come riporta chiaramente oggi la stampa. Anche questa volta, dopo il caso della mail inoltratagli dalla Taverna sul caso Muraro a Roma, Di Maio non ha capito o sottovalutato i fatti gravissimi che avvenivano a Palermo? Possibile che un paladino dell’onestĂ e della trasparenza come Di Maio sia scivolato in un errore madornale per una seconda volta?. Lo stesso Grillo sapeva, come ricostruisce ancora la stampa, e perchĂ© ha fatto finto di nulla? Ancora una volta Di Maio è al centro di una vicenda dai contorni opachi. Cosa si inventerĂ questa volta?”. Così Ernesto Carbone, della segreteria nazionale del Pd, sulla vicenda della falsificazione di firme per la presentazione delle liste pentastellate alle elezioni comunali nel capoluogo siciliano nel 2012.
Una “inquietante pantomima pentastellata” la definisce Giuseppina Maturani, vicepresidente del gruppo Pd a Palazzo Madama: “Giorno dopo giorno vengono fuori altre mail che mettono nei guai Di Maio. Mail anonime che lo mettevano al corrente della falsificazione delle 2mila firme a Palermo per le elezioni comunali. Una brutta vicenda da cui traspare il coinvolgimento degli stessi vertici pentastellati. Un clima da film poliziesco, peccato che si parla di elezioni comunali e che i protagonisti siano i militanti di un movimento che continua a definirsi onesto e trasparente. Quando finirĂ questa inquietante pantomima sarĂ sempre troppo tardi per chi continua a credere nella forza del libero confronto democratico e nella responsabilitĂ del proprio impegno politico, soprattutto per rispetto dei cittadini”.
“E siamo a due. Ancora una volta l’ineffabile Di Maio non guarda la posta e non si accorge di qualcosa di importante, e di illegale, che gli viene segnalato”. Lo dichiara la senatrice Pd Pamela OrrĂą, che continua: “Come scritto oggi sui giornali – prosegue OrrĂą – Di Maio su Palermo era stato informato via mail, le voci di operazioni fuorilegge sulla raccolta delle firme per le elezioni comunali sarebbero giunte addirittura fino all’Olimpo, allo stesso Grillo, che nei giorni scorsi ha ringraziato le Iene per il servizio televisivo, salvo poi che importanti militanti del M5S in Sicilia hanno annunciato querele. Insomma, nella migliore delle ipotesi, molta confusione sotto il cielo. Nella peggiore – conclude – qualcuno in alto tra le stelle sta mentendo”.