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M5S, le firme erano false e non solo ‘copiate’: otto indagati

“Pensate a quelli che volevano scardinare tutto, e ora sono a difendere le firme false. Gridavano ‘onestà, onestà’ e ora hanno cambiato due lettere, ‘omertà, omertà'”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi, parlando ad un seminario di Ap in Senato, riferendosi alla vicenda delle firme per le candidature M5s a Palermo, alle Comunali del 2012.

Indagati 8 attivisti #M5S per le firme false a #Palermo. A questo punto #Grillo e #DiMaio non possono più tacere ed insabbiare verità

— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) November 18, 2016


“Quello fatto dai 5Stelle a Palermo è un insulto alla democrazia e alla buona fede dei loro stessi elettori. Un atto gravissimo reso ancora più insopportabile dalle bugie rilasciate sui media da Grillo, Di Maio e Di Battista.

Da quel che dicono alcuni grillini siciliani i vertici del movimento 5Stelle sapevano, ma hanno cercato di raccontare la favola delle firme copiate mentre queste erano false. Uno scandalo e una offesa ai valori democratici di quella Costituzione di cui i grillini si stanno riempiendo la bocca, che non solo non conoscono, ma che offendono quotidianamente con i loro atti. Il loro silenzio è un’offesa ulteriore ai cittadini, alla verità e alla trasparenza. Rispondete e non scappate”. Così David Ermini, responsabile Giustizia ddella segreteria del Pd.

 

“Cittadini siciliani che disconoscono le loro firme, quindi Grillo, Di Maio e Di Battista hanno mentito. Non sono state firme solo copiate, qui si tratta di firme falsificate. Un reato”. Lo sostiene Ernesto Carbone, responsabile Innovazione e Made in Italy del Pd.

“Come al solito sapevano, -continua Carbone – ma hanno preferito raccontare una bugia per coprire un fatto gravissimo. Così come a Quarto, provano a sottrarsi alle loro responsabilità nascondendosi dietro il solito “non sapevo”.

Purtroppo per i vertici 5 Stelle la verità è un’altra e sono proprio gli stessi grillini siciliani a raccontarla inchiodando Grillo, Di Maio e Di Battista alle loro responsabilità. Sapevano e hanno provato a mistificare la realtà. Un fatto gravissimo”.

 

“Otto indagati, per ora, e le firme erano false e non solo ‘copiate’ e ‘inutili’ come grillo e i suoi sostengono omertosamente da giorni. Se venisse confermato che grazie a quelle firme false ci sia chi è arrivato addirittura in parlamento sarebbe un fatto gravissimo. Ma continua il silenzio assordante di Grillo, Casaleggio junior, Di Maio e Di Battista. Un insulto alle regole democratiche e un tradimento della fiducia dei cittadini” Lo dichiara la vicecapogruppo Pd alla Camera Alessia Morani.

“Emerge oggi che i ‘copiatori’ di firme del M5s di Palermo sapevano bene quello che facevano. Quelle firme servivano, eccome, ai militanti grillini: per candidarsi al Comune, ma soprattutto alla Regione siciliana e in Parlamento. Otto indagati, un’autosospesa, omertà, omissioni, insabbiature dall’alto. Di Maio, Di Battista e Grillo o tacciono o fanno finta di niente. Ma il fatto è gravissimo. Ecco la diversità a 5 stelle, alla faccia dell’onestà e della trasparenza”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane.

 

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