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Firmato il ‘Patto per Cagliari’: 168 mln per la città metropolitana

“Possiamo fare meglio della Germania: è un obiettivo raggiungibile rimettendo in moto il Sud del Paese”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in occasione della firma del Patto per Cagliari, a Palazzo Regio, col sindaco della città, Massimo Zedda.

 

Il Patto prevede 168 milioni per la città metropolitana destinati, tra l’altro, alle infrastrutture, al riassetto idrogeologico e alle scuole.

 

“Due anni fa, quando tutti dicevano ‘faremo la fine della Grecia’, io dicevo ‘dobbiamo fare meglio della Germania’ – ha ricordato Renzi – e oggi, dopo due anni e mezzo, ne sono ancora più convinto”.
Secondo il premier “se giochiamo come progetto-Paese il mondo intero guarderà all’Italia. C’è desiderio di qualità e di bellezza e chi lo può offrire se non l’Italia, se non la Sardegna?”.

 

Il premier ha sostenuto che “il dato vero che deve essere considerato è che a ottobre 2016 l’export italiano è del +3,1%, contro il -1,7% della Francia e il +0,8% della Germania“.
Certo, “possiamo discutere di come i dati dell’export incidano sul Pil” ma comunque il quadro fornito dall’Istat sullo stato della ricchezza del Paese è la dimostrazione che quel sogno di fare meglio della Germania non è irraggiungibile.

Per questo c’è la necessità di fare ripartire il Mezzogiorno e le Isole. Dobbiamo smettere di raccontare solo le cose che non vanno”, ha aggiunto.

 

Parlando dei vincoli europei ha ribadito: “Dovremo trovare una terza via tra coloro che urlano di stare fuori dall’Unione europea e quelli che dall’Europa hanno accettato di tutto anche le politiche di tagli che i Comuni hanno subito. Noi oggi non possiamo dire a quei Paesi che bloccano l’immigrazione che smetteremo di finanziare la nostra quota parte in Europa, ma possiamo, come stiamo facendo, annunciare che siamo pronti a ogni tipo di intervento. Chiediamo più attenzione”, ha rimarcato il presidente del Consiglio, “e che vi sia più rispetto per l’immigrazione e per la crescita“.

Quel modello economico che negli anni dell’austerity è stato presentato come ultima spiaggia, come ultima chance, ha mostrato i propri limiti e la propria debolezza e deve essere ‘definitivamente abbandonato‘. Questo – ha assicurato Renzi – è l’argomento di discussione che porrà il governo italiano in questi mesi. Nel prossimo bilancio Ue siamo pronti ad ogni tipo di intervento, fino al veto. Ma non vogliamo fare gli egoisti: siamo pronti a fare la nostra parte ma chiediamo da parte dell’Europa più attenzione su crescita e migranti”, ha sottolineato ancora.

 

A seguito dell’incontro di ieri con il presidente cinese, Renzi ha commentato, concludendo il suo intervento: “Xi Jiping è il presidente di uno Stato che ha un margine di crescita dei rapporti con l’Italia strabiliante; non solo la Cina ha fame di Italia, ma il mondo intero ne ha”.

 

Foto dal Sito del Governo

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