Festa RE, Mori (Pd): “Piú di 200 donne Pd per costruire l’alternativa”
“Siamo orgogliose degli esiti prodotti dallo svolgimento dei tavoli tematici in questa due giorni di confronto che ha visto maturare riflessioni, analisi e proposte per il partito e per il Paese nell’ambito della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia dall’impronta marcatamente femminista”. Lo dichiara la portavoce nazionale Conferenza delle Democratiche, Roberta Mori in conclusione dell’iniziativa delle Donne Democratiche che si è svolta alla Festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia. “Più di 200 donne in presenza e in collegamento – prosegue Mori – da tutte le parti d’Italia hanno avviato un percorso che proseguirà nei prossimi mesi per contribuire in modo concreto al cambiamento su basi di una elaborazione condivisa e in alternativa alla destra, che sui temi dell’autonomia economica e della parità salariale, dei diritti riproduttivi e della medicina di genere, della prevenzione della violenza maschile sulle donne, della condivisione delle responsabilità di cura, sui diritti umani e la cooperazione internazionale e su tanto altro che attraversa la vita delle donne e delle ragazze è ideologica e inconsistente. Un cammino fatto insieme che prevederà tappe di confronto con parti sociali, sindacali, datoriali, agenzie educative, formative, terzo settore, gruppi informali e tutti i livelli istituzionali coinvolgendo la segreteria del partito, giovani democratici e i forum tematici in modo trasversale e fortemente integrato”. “Abbiamo aperto i lavori dei tavoli – conclude Mori – con un flash mob simbolico tappandoci la bocca in solidarietà con le sorelle afghane alle quali viene vietato di parlare in pubblico decretandone la ‘morte civile’ e poi intonando Bella Ciao come canto di libertà universale”.
“Siamo orgogliose degli esiti prodotti dallo svolgimento dei tavoli tematici in questa due giorni di confronto che ha visto maturare riflessioni, analisi e proposte per il partito e per il Paese nell’ambito della Festa Nazionale dell’Unità di Reggio Emilia dall’impronta marcatamente femminista”. Lo dichiara la portavoce nazionale Conferenza delle Democratiche, Roberta Mori in conclusione dell’iniziativa delle Donne Democratiche che si è svolta alla Festa nazionale dell’Unità di Reggio Emilia. “Più di 200 donne in presenza e in collegamento – prosegue Mori – da tutte le parti d’Italia hanno avviato un percorso che proseguirà nei prossimi mesi per contribuire in modo concreto al cambiamento su basi di una elaborazione condivisa e in alternativa alla destra, che sui temi dell’autonomia economica e della parità salariale, dei diritti riproduttivi e della medicina di genere, della prevenzione della violenza maschile sulle donne, della condivisione delle responsabilità di cura, sui diritti umani e la cooperazione internazionale e su tanto altro che attraversa la vita delle donne e delle ragazze è ideologica e inconsistente. Un cammino fatto insieme che prevederà tappe di confronto con parti sociali, sindacali, datoriali, agenzie educative, formative, terzo settore, gruppi informali e tutti i livelli istituzionali coinvolgendo la segreteria del partito, giovani democratici e i forum tematici in modo trasversale e fortemente integrato”. “Abbiamo aperto i lavori dei tavoli – conclude Mori – con un flash mob simbolico tappandoci la bocca in solidarietà con le sorelle afghane alle quali viene vietato di parlare in pubblico decretandone la ‘morte civile’ e poi intonando Bella Ciao come canto di libertà universale”.