Fatti, non parole. Da febbraio 2014 a oggi, ISTAT certifica più 599MILA posti di lavoro. Sono storie, vite, persone. Questo è il #jobsact
— Matteo Renzi (@matteorenzi) July 29, 2016
Da #Istat dati inequivocabili. Numeri chiari: #JobsAct funziona da tutti i punti di vista. Avanti così #lavoltabuona
— Lorenzo Guerini (@guerini_lorenzo) July 29, 2016
#istat: +71mila occupati a giu 2016. Aumento occupati da feb 2014 raggiunge i 600 mila posti di lavoro. Bella giornata per Italia #jobsact
— filippo taddei (@taddei76) July 29, 2016
“Ottime notizie dalla rilevazione condotta da ISTAT nel mese di giugno.Crescono gli occupati, sia rispetto ad un anno fa (+329mila) che rispetto all’inizio del Governo Renzi (+599mila in più rispetto a febbraio 2014). Permane quindi la caratteristica più importante – e interessante – della nostra ripresa: il mercato del lavoro continua a produrre occupazione aggiuntiva ad un tasso sorprendente.
Alcuni fatti per comprendere e apprezzare l’importanza di questi dati che con oggi raggiungono il top dal 2009. Per tornare ad un numero di occupati maggiore dell’attuale (22,781 milioni), bisogna ritornare al Maggio 2009. Per tornare ad un tasso di occupazione maggiore dell’attuale (57,3%), bisogna guardare all’Agosto 2009. Per tornare ad un tasso di disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni) inferiore all’attuale (36,5%), bisogna guardare al Settembre 2012. Ciò significa che, da quando è stato approvato il Jobs act, il lavoro cresce.
Infine, questi dati indicano che è cambiata la qualità del lavoro: la ripresa del numero dei lavoratori autonomi sull’anno (+83mila) non deve farci dimenticare che il mercato italiano si è attestato al più alto numero di posti di lavoro a tempo indeterminato dall’agosto 2009, a soli 200mila posti di lavoro dal livello mensile più alto registrato dal 2004 ad oggi (Agosto 2008). La differenza, in termini di posto di lavoro a tempo indeterminato, con il livello massimo di Agosto 2008 era di 587mila nel Febbraio 2014.
E’ ovvio che non abbiamo finito il nostro impegno nel sostenere la ripresa del lavoro buono, ma questi risultati sono incontrovertibili. Tutto questo è #jobsact”. Così Filippo Taddei responsabile economico del PD.
Da febbraio 2014 disoccupazione giovanile passata dal 43% al 36,5%, quasi sette punti in meno #jobsact.e direi punto!
— Alessia Rotta (@alessiarotta) July 29, 2016
A giugno la stima degli occupati aumenta dello 0,3% (+71 mila persone occupate), proseguendo la tendenza positiva già registrata nei tre mesi precedenti (+0,3% a marzo e ad aprile, +0,1% a maggio). Tale crescita è attribuibile sia alla componente maschile sia a quella femminile e riguarda gli indipendenti (+78 mila), mentre restano sostanzialmente invariati i dipendenti. Il tasso di occupazione, pari al 57,3%, aumenta di 0,1 punti percentuali sul mese precedente. Continua a leggere tutti i dati (APPROFONDISCI)
Il lavoro cresce, lo dice l’Istat, che oggi certifica l’aumento degli occupati + 71mila a giugno e il tasso di occupazione che raggiunge il top dal 2009. Diminuiscono pure gli inattivi a dimostrazione che il Jobs Act funziona e che le riforme più in generale stanno dando risultati importanti per il nostro Paese. Questi nuovi dati sono indiscutibili e una volta per tutte mettono a tacere le polemiche superflue sul Jobs Act che nei fatti sta facendo crescere il lavoro e l’economia italiana”. Così Ernesto Carbone, segreteria nazionale del Partito Democratico.
#Istat dopo 14 anni cresce l'occupazione femminile e anche quella giovanile.Le pari opportunità partono dal mondo del lavoro grazie al #Pd
— Micaela Campana (@micaela_campana) July 29, 2016
71mila nuovi occupati a giugno, che significa +329mila nell’ultimo anno. Gli effetti del #jobsact si vedono. #lavoltabuona
— Sergio Boccadutri (@boccadutri) July 29, 2016