“Bersani e D’Alema, insieme a me, hanno subito delle scissioni: le hanno contrastate e sono consapevoli di quali lacerazioni portino. Il mio appello è affinchè non facciano loro oggi quell’errore”. Così, intervistato da La Stampa, Piero Fassino, che si dice stupido della nota congiunta finale di Emiliano, Rossi e Speranza “perchè tutto lo spirito dell’Assemblea e anche dell’introduzione di Renzi è stata improntata all’apertura. Mi auguro che nelle prossime ore si voglia cogliere la grande disponibilità all’accordo che tutta l’Assemblea ha manifestato”.
Secondo Fassino, Renzi “ha fatto un appello a rimanere e a fare del congresso un’occasione di confronto. Non c’è stata da lui nessuna parola che non fosse di apertura”.
“Mi auguro”, aggiunge, che la decisione della scissione “non sia davvero ancora presa”. Con la scissione il governo rischia di più? “Il governo Gentiloni è nella pienezza dei poteri e il Pd lo sostiene e lo sosterrà con impegno. Mentre una scissione determinerebbe un quadro politico e parlamentare più difficile per la vita del governo”: il contrario – osserva – di quello che vuole la minoranza che “ha richiesto un sostegno più netto al governo, e Renzi ha dato una risposta chiara e rassicurante. Ragione di più per non indebolire il governo lasciando il Pd”.