“Credo che sul fronte dell’energia ci siano le condizioni affinché l’Europa faccia un passo in avanti. Oggi è evidente che di fronte a questa crisi energetica che abbiamo non possiamo pensare di reagire solo come Stati. Bene le misure che ha messo in campo il Governo, parlo dei 16 miliardi stanziati proprio la settimana scorsa per dare una mano a imprese e famiglie che stanno soffrendo, bene l’abbassamento dell’Iva sulle forniture di energia e di elettricità, bene anche l’idea di abbassare il costo della benzina, però sulla questione energia è evidente che non basta solo l’azione di governo”.
Lo ha dichiarato l’eurodeputata Pd, Simona Bonafé intervenendo a Radio Immagina.
“Già nell’ultimo Consiglio europeo è stato fatto un passo avanti – ha ricordato – perché si è parlato di acquisti comuni del gas. Se noi vogliamo diversificare l’approvvigionamento delle fonti energetiche e dobbiamo andare ad acquistare da altri fornitori un conto è se ci andiamo come singoli Stati e un conto è se ci andiamo come Europa in modo da avere una capacità di acquisto e una massa d’urto diversa. Il prossimo passo – ha concluso Bonafé – è sicuramente quello di mettere un tetto al costo massimo del gas e di procedere verso questa unione energetica che insieme alla politica estera, di difesa e di sicurezza fa sì che l’Europa possa davvero agire da protagonista negli scenari geopolitici che stanno cambiando”.