Raggi “No agli avvisi di garanzia usati come manganelli”.
Il senso del ridicolo, questo sconosciuto— orfini (@orfini) May 12, 2016
“Oggi la Raggi, quella dello strapotere dei magistrati, quella che scappa dai confronti con i candidati, perché Roma la conosce solo dagli appunti della Casaleggio associati, scarica Pizzarotti mentre ieri difendeva Nogarin.Sarà perché non corre buon sangue tra Grillo e il sindaco di Parma? Uno non vale uno.Ormai la doppia morale per i 5 stelle è un marchio di fabbrica. La legge si applica solo agli amici congli altri o ‘pestaggi’ o si voltano le spalle”. Così Ernesto Carbone della segreteria PD.
@rep_roma noooo!! La giustizia ad orologeria no!!! O siamo alla frutta o siamo alle comiche…fate voi!! @PDnetwork pic.twitter.com/eFNlpQrYMl
— David Ermini (@DavidErmini1) May 12, 2016
La Raggi dice che gli avvisi di garanzia al #m5S sono manganelli. Vedo che il tirocinio da Previti non è stato così inutile #miRaggi
— Ernesto Carbone (@ernestocarbone) May 12, 2016
“Se dovessimo utilizzare il criterio che usa il M5s quando un sindaco PD riceve un semplice avviso di garanzia, apriti cielo: oggi, con il caso Pizzarotti, dovremmo scatenare fulmini e saette e dire chi di arma ferisce di arma perisce. Consiglio al M5s di prendere atto che nel nostro Paese c’è una questione morale che riguarda tutte le formazioni politiche e che nessuno può puntare il dito contro gli altri”. Lo ha detto a Sky tg 24 il senatore Beppe Lumia, capogruppo del PD nella Commissione Giustizia.
“Al di la dei guai giudiziari M5s è un disastro amministrativo. In tre quarti comuni dove amministra fa danni o incappa in inchieste giudiziarie. Questo è il vero problema che Di Maio, che resta inamovibile responsabile enti locali nonostante i continui fallimenti, cerca goffamente di nascondere.
La realtà prende il sopravvento sulla vulgatamistificatrice del blog, dimostrando che sono inadatti a governare. La doppia morale alla Di Maio è l’ultimo rifugio per cercare di nascondere il costante cortocircuito tra la propaganda ei fatti”. Così Andrea De Maria, componente della segreteria PD.
Ed ecco a voi la nemesi storica. Chi di spada ferisce… pic.twitter.com/kwcEgpNpeE
— Emanuele Fiano (@emanuelefiano) May 12, 2016