“La conferenza dei capigruppo regionali della Calabria ha da qualche giorno deciso di istituire una commissione, a cui affidare il compito di redigere una nuova legge elettorale regionale che includa la doppia preferenza di genere. Si tratta di un passaggio importante, frutto di un intenso lavoro di squadra di dirigenti e iscritte Pd. Abbiamo portato avanti questo progetto in questi mesi e ora occorre portare a compimento in tempi brevi questoprocesso di modernizzazione e di emancipazione di cui la Calabria ha urgente bisogno”.
Lo affermano, in una nota congiunta, Andrea Catizone, responsabile nazionale Pd dipartimento Pari opportunità , Enza Bruno Bossio, deputata Pd e Teresa Esposito, coordinamento regionale Donne Pd Calabria.
Una petizione popolare per promuovere la doppia preferenza di genere
“Su questo percorso – proseguono – sappiamo di poter contare sulla determinazione e la volontà del presidente della Regione Mario Oliverio. Volontà ribadita anche nel corso dell’incontro con le donne calabresi che hanno promosso la petizione popolare per l’introduzione della doppia preferenza”.
“Il presidente Oliverio, non solo ha spiegato quanto le politiche di genere siano al centro della sua azione istituzionale e politica ma ha anche indicato le modalità attraverso le quali il Consiglio regionale calabrese potrà legiferare sulla doppia preferenza”.
“Le indicazioni di Oliverio oggi trovano una prima realizzazione nelle decisioni compiute dalla Conferenza dei capigruppo, sulle quali vigileremo nella piena fiducia degli impegni presi. Siamo sicure che in ballo non vi sia soltanto un passaggio burocratico e normativo ma un messaggio chiaro che la Calabria vuole lanciare sulle politiche di promozione delle pari opportunità “.
Riequilibrare l’accesso ai diritti di eguaglianza
“Introdurre la doppia preferenza di genere, per chi come noi vive quotidianamente l’impegno politico, immerse spesso in contesti fortemente a trazione maschilista – concludono Catizone, Bruno Bossio ed Esposito – non rappresenta solo un adempimento legislativo ma un’azione positiva.
La doppia preferenza aiuterebbe a creare una cittadinanza femminile reale e riequilibrare le condizioni di accesso ai diritti rendendo effettiva l’uguaglianza dei risultati elettorali”.
fonte: Corriere della Calabria