“Il Consiglio di Stato ha espresso un parere sul decreto canone Rai. Non c’รจ alcuna bocciatura ma solo alcune richieste di chiarimenti. E’una pronuncia consultiva che non blocca il decreto”, Antonello Giacomelli, sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico chiarisce alcuni punti del decreto in una nota pubblicata sul suo profilo Facebook.
“Quello del consiglio di Stato, lo considero un contributo costruttivo ed entro qualche ora daremo quanto richiesto. Solo per dare un’idea del merito, faccio alcuni esempi dei punti toccati:
1) “Manca la definizione di apparecchio televisivo” (รจ giร nella norma, non รจ cambiata e noi abbiamo modificato la modalitร di pagamento, non la platea di chi deve pagare. Insomma vale il presupposto che valeva fino ad ora e che, accogliendo il suggerimento, riscriveremo anche nel decreto: si deve pagare il canone se si ha un apparecchio televisivo in grado, direttamente o con decoder, di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare.
Non sono considerati quindi apparecchi televisivi tablet, smartphone, pc ed ogni altro device, anche se collegati ad internet, se non sono in grado di visualizzare il segnale digitale terrestre o satellitare).
2) “Non si dice che si paga il canone una sola volta indipendentemente dal numero dei televisori” (รจ giร nella norma ma se viene ritenuto utile riscriverlo anche nel decreto, lo faremo).
3) “Ci sono profili importanti di privacy” (infatti stiamo lavorando con l’autoritร ed in ogni caso l’incrocio dei dati avverrร ovviamente nel rispetto della legge).
In sintesi nessuna bocciatura e nessun blocco.
Ripeto solo il senso della riforma: cambiare la modalitร di pagamento per eliminare l’evasione e consentire a chi ha sempre pagato (7 italiani su 10) di pagare meno e con piรน semplicitร .
Canone Rai, Giacomelli: esenti tablet e smartphone. Da unโintervista ad Antonello Giacomelli – Corriere della sera.